Federottica Piemonte sostiene una scalata sui pedali a favore dell’Airc

Un viaggio in bici di 1.200 chilometri in 10 tappe e 21 mila metri di dislivello attraverso il Centro Italia e le zone martoriate dai terremoti degli ultimi anni, per sensibilizzare sull’importanza della ricerca, creare consapevolezza e raccogliere fondi da devolvere all’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro: è la sfida che sta affrontando Alessandro Mucci (nella foto), cui ha offerto il proprio contributo la territoriale piemontese

Mucci è un giovane neo laureato presso l’Università degli Studi di Torino in Economia e Commercio, nonché «triatleta e collaboratore di Federottica Piemonte, per la quale cura tutta la parte social», spiega a b2eyes TODAY Bruno Maestrelli, presidente della territoriale di Cuneo, che insieme a quella di Torino, guidata da Fabio Cazzadore, coordina Federottica Piemonte: partito a fine giugno da San Donato Val di Comino, in provincia di Frosinone, durante il suo viaggio il giovane incontrerà salite che hanno fatto la storia del Giro d’Italia e si fermerà a Norcia, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Accumuli, Arquata del Tronto, Amatrice e L’Aquila, oltre a Rigopiano, dove si verificò la valanga del 2017. Una sfida che attraversa luoghi simbolici e che ha un forte valore simbolico, come spiega sul sito retedeldono.it, attraverso il quale si può contribuire con una donazione. «Affronterò 21 mila metri di dislivello per mia mamma, perché lei ha affrontato una salita per vincere questa malattia», scrive Mucci sul sito, riferendosi al fatto che a gennaio di quest’anno alla madre è stata diagnosticata una neoplasia al pancreas.

Alla raccolta fondi contribuisce anche Federottica Piemonte. «Quando ci ha spiegato il suo progetto abbiamo deciso di dare ad Alessandro una mano, nel nostro piccolo: abbiamo fatto realizzare delle magliette con i loghi climb4life e Federottica Piemonte e sino al 30 settembre metteremo a disposizione dei clienti, presso i centri ottici associati delle province di Cuneo e Torino, un salvadanaio per invitare anche chi si rivolge a noi per piccoli interventi, come sistemare l’asta dell’occhiale o sostituire una vite, a fare un’offerta volontaria interamente devoluta all’Airc», racconta Maestrelli.

N.T.

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