Il primo giugno la società oftalmica ha lanciato l’edizione 2020 dello strumento di consultazione, frutto di un complesso progetto di rinnovamento, avviato lo scorso anno, che ha rivisto il posizionamento dell’azienda, mettendone al centro i valori da trasmettere agli ottici indipendenti
Il cambiamento intrapreso da Optovista è finalizzato a consolidare gli elementi alla base dell’azienda stessa, che l’accompagnano ormai da più di sessant’anni, durante i quali ha rafforzato il proprio know how tecnologico, «perseguendo l’innovazione in tutte le scelte produttive e organizzative, senza sacrificare quella componente umana necessaria per fornire un servizio tailor made dedicato», spiega una nota della società di Calderara di Reno, alle porte di Bologna.
Il nuovo catalogo (nella foto) è, dunque, frutto di una strategia più ampia e riflette il cambiamento di direzione avviato: lo strumento di consultazione è stato rivisto nella grafica «con design minimalista che focalizza l’attenzione su Optovista come garante della cura di dettagli e partner del centro ottico nella scelta, nell’approntamento e nel post vendita della migliore soluzione visiva disponibile, disegnata e costruita con le tecnologie più avanzate – prosegue il comunicato - Non dimentichiamo ora più che mai il valore dell’italianità, da sempre nel nostro dna, insieme alla sartorialità, ossia la possibilità di personalizzare i nostri prodotti sulla base delle esigenze dell’utente finale». La chiarezza del catalogo consente, infatti, di identificare il target del consumatore per proporgli la soluzione visiva più idonea, grazie anche a informazioni immediate, a nuove tabelle di listino prezzo e di disponibilità del prodotto, insieme alla suddivisione in sezioni.
L’evoluzione dell’immagine di Optovista ha coinvolto anche il logo, nel quale rimane il colore istituzionale, il verde, ma «più moderno e leggibile, minimalista per garantire la perfetta leggibilità in qualsiasi contesto, anche quello di visualizzazione da dispositivi digitali, che consente al marchio di emergere in maniera chiara», conclude la nota.
(red.)
