Brancato, pioniere della fluoroangiografia e del laser della retina

Oltre a Francesco Bandello anche Bruno Lumbroso, primario dell’Ospedale Oftalmico di Roma dal 1973 al 1999, poi anima della Società Italiana Laser in Oculistica e presidente della Associazione Italiana Maculopatie Degenerative, ha voluto ricordare per i soci Soi Rosario Brancato, recentemente scomparso

«Ho conosciuto Rosario Brancato nel 1972 quando era professore associato e dirigente del Servizio di Angiologia Oculare presso la Clinica Oculistica di Firenze. Era un pioniere della fluoroangiografia e del laser. A quel tempo andavo a vederlo ogni settimana per imparare le tecniche della fluoroangiografia e le prime applicazioni oculari del laser. Lavorava in un sottoscala dove era sistemato il primo strumento laser. Dopo aver frequentato, per qualche mese, il suo reparto, mi entusiasmai per il suo insegnamento e per le novità delle tecnologie adoperate. Gli consigliai di organizzare dei corsi per insegnare queste metodologie agli oculisti italiani, con l’aiuto di Gabriel Coscas che si occupava dello stesso ambito scientifico. I due amici mi coinvolsero ed è per questo che nel dicembre 1976 organizzammo il primo corso di laser in Italia, a Roma. La riunione si svolse all’albergo Jolly con esercitazioni pratiche all’Ospedale Oftalmico di Roma, da quel momento abbiamo continuato a organizzare congressi, alternativamente, a Roma, Firenze, Parigi. Rosario ha organizzato i congressi di laser in montagna, a Cortina D’Ampezzo, un ulteriore appuntamento annuale dove apprendere gli ultimi sviluppi di questa tecnica; infine, abbiamo fondato la Società Italiana di Laser in Oftalmologia con Rosario Brancato presidente.

Brancato è stato un grande pioniere e ha introdotto, in Italia, la fluoroangiografia della retina, il trattamento laser delle malattie retiniche. Ha anche creato il laser a coloranti in oftalmologia e studiato il laser a diodi semiconduttori in oftalmologia. È stato uno dei primi a utilizzare il laser YAG e ha sviluppato da solo, e con i suoi allievi, prima a Firenze poi a Trieste e Milano, studi importanti sulla corioretina e sull’iride. A seguito di queste ricerche abbiamo potuto diffondere, in Italia, la fluoroangiografia, l’angiografia al verde di indocianina, il trattamento laser della retina e dell’iride, l’utilizzo dello YAG laser, l’OCT, poi l’OCT En Face e, finalmente, l’angiografia OCT che continua a progredire.

Brancato è stato un grande ricercatore e un grande clinico, un pioniere di tutte le nuove tecnologie di questi ultimi cinquant’anni. Un grande maestro a Firenze, Trieste, Milano, ha saputo formare un gruppo di brillanti allievi che continuano a sviluppare l’oculistica in Italia. È stato una figura emblematica e significativa dell’oculistica Italiana ma anche una persona semplice, affettuosa, un amico che ricorderemo tutti per le sue grandi qualità. Sono riconoscente a Brancato per avermi rivelato la bellezza degli studi della retina e per avermi insegnato a usare queste tecnologie che all’epoca erano pura avanguardia. È stato un lungo cammino che Rosario Brancato ha condiviso con Gabriel Coscas e me, quasi cinquant’anni di studi e ricerca scientifica» (nella foto, da sinistra: Rosario Brancato, Gabriel Coscas e Bruno Lumbroso).

(red.)

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