Blackfin, anticipa la collezione autunnale e lancia Razor

Il marchio di Pramaor presenterà agli ottici i nuovi modelli già dal primo luglio. A fine maggio è invece uscita la linea che avrebbe dovuto fare il proprio debutto a Mido

«Appena iniziata la fase due, gli ordini dall’Italia sono arrivati con numeri anche interessanti, prevalentemente sul vista, grazie soprattutto al fatto che siamo e saremo sempre un prodotto timeless, l’opposto del fast fashion, che di certo non vive ora un periodo florido, e grazie anche al fatto che pure in pieno lockdown l’azienda non ha mai chiuso: così i centri ottici rimasti aperti potevano ricevere i pezzi di ricambio in tre o quattro giorni – spiega a b2eyes TODAY Nicola Del Din, amministratore delegato di Pramaor – Solitamente presentiamo la collezione vista il 1° gennaio e poi il 1° agosto, quindi la primavera-estate 2020 era già nelle mani degli agenti a gennaio: solo Blackfin Razor (nella foto), che doveva debuttare a Mido, è inevitabilmente slittata, ma da fine maggio è nel portfolio della nostra forza vendita. E abbiamo deciso di anticipare l’autunno-inverno 20-21 a inizio luglio, senza alcun taglio ai modelli». Razor aggiunge alla leggerezza, tipica del brand, la sottigliezza, con modelli da vista in titanio da 1 mm, realizzati grazie a lavorazioni micromeccaniche ideate dall’azienda di Taibon Agordino insieme alla nuova cerniera monoblocco.

«L’assetto aziendale e finanziario ci ha premesso di affrontare l’emergenza sanitaria con lucidità e solidità: abbiamo subito comunicato, ad esempio, ai clienti italiani lo spostamento delle scadenze di pagamento di 60 giorni, abbiamo continuato a dare lavoro ai terzisti, ad esempio nella verniciatura, e abbiamo sostenuto economicamente anche i nostri agenti nel periodo in cui non potevano andare nei centri ottici - dice al nostro quotidiano Giancarlo Recchia, responsabile finanziario di Pramaor - Fortunatamente non abbiamo registrato gravi problemi di liquidità, anche se siamo alle prese con l’importante investimento della nuova sede, che sarà pronta verosimilmente a fine settembre». Nella struttura saranno concentrate tutte le attività, produttive e non. «Una produzione all’interno di un solo edificio e tutta nelle nostre mani significa anche un elevato livello di efficienza e di servizio all’ottico – conclude Del Din – Questo va ad aggiungersi ai nostri valori, che oggi più che mai appaiono vincenti: nel post Covid si passerà, infatti, dal focus sull’oggetto all'attenzione su come è stato realizzato».
A.M.

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