Quando due ribelli del mondo dell’eyewear si incontrano, succede qualcosa di inaspettato: si apre così il comunicato congiunto con cui Alain Mikli e Ray-Ban annunciano la loro capsule collection (nelle foto, alcuni modelli), presentata in occasione dell'ultima Fashion Week di Parigi. Che è nuova, ma non è la prima. Già nell’utlimo decennio del secolo scorso il marchio di uno dei pionieri dell’occhialeria di avanguardia e quello che sarebbe diventato, sotto il controllo di Luxottica prima e di EssilorLuxottica poi, il più venduto al mondo diedero vita a una collaborazione. Non una scelta inusuale, del resto, per il designer francese di origine armena e il suo brand, che tra gli anni 90 e il primo decennio del 2000 firmò collezioni con altre realtà della moda o del design, oltre a supportare giovani creativi dell’occhialeria.
Ora Alain Mikli e Ray-Ban, entrambi di proprietà di EssilorLuxottica, «diversi per natura, uniti dalla stessa visione, sposano i loro mondi in una capsule collection in edizione limitata autunno inverno che reinterpreta la silhouette iconica con cui ha avuto inizio l’unione dei due brand e introduce nuove forme originali, le quali fondono lo spirito avanguardistico di Mikli con l’heritage senza tempo di Ray-Ban e il suo ruolo nella cultura pop - spiega la nota - Ogni montatura è un contrasto: il caos incontra il controllo, la ribellione la tradizione, il design la rottura, ma il risultato è tanto coerente quanto caratteristico. Con profili audaci e una palette di colori che solo Mikli poteva immaginare, ogni pezzo vibra di tensione creativa».
A suggellare il sodalizio, per la prima volta la collezione presenta un inedito logo Ray-Ban rosso.
A cura della redazione