Il brand omonimo di eyewear è stato lanciato nel 2014 dalla designer nata a Parigi ma basata a Los Angeles: dopo dieci anni nel mondo fashion per marchi come Acne e Miu Miu e ruoli di consulenza nel panorama della moda parigina ha deciso, infatti, di dare vita al suo progetto creativo nell’eyewear e quest’anno esporrà per la prima volta nel Design Lab, all’interno del salone in programma dal 29 febbraio al 2 marzo a Fieramilano Rho
Un progetto all’apparenza nato in modo casuale, come ha più volte raccontato riferendosi a un pomeriggio in un caffè di Parigi con alcuni amici. «Stavamo discutendo dei nostri obiettivi e ho mostrato loro uno schizzo sul mio taccuino - confessa a b2eyes TODAY Ahlem Manai-Platt - L’entusiasmo che hanno espresso mi ha dato il coraggio, la perdita di un paio di occhiali da sole vintage che amavo moltissimo poco dopo mi ha dato la spinta finale». Il frutto concreto di ciò sono state nove montature realizzate a mano, dalle forme fresche e chic, tutte in acetato Mazzucchelli. Ora, a cinque anni di distanza, il brand dispone di una collezione (nella foto, un modello) in continua evoluzione all’insegna di una fusione di design raffinato e approccio innovativo e ha un proprio negozio situato a Venice, in California, e un altro a Nolita, New York. L'acetato utilizzato è Mazzucchelli, mentre le montature in metallo sono realizzate in palladio, placcate in oro 22k e presentano naselli in titanio incisi a mano per un comfort e un supporto ottimali. Le lenti con protezione UV provengono dall’azienda francese Christian Dalloz. L'acetato vintage usato per enfatizzare le aste in metallo è stato selezionato in Francia dalla stessa Manai-Platt, che di sé stessa dice di essere perfezionista e per descrivere il proprio marchio omonimo utilizza le parole «atemporalità, eleganza, bellezza, semplicità», affermando di essere impegnata nell'artigianato di qualità, prima di tutto. «Questo significa rinunciare a ciò che è facile a favore di ciò che è eccellente - sostiene la creativa - C'è il massimo rispetto per la competenza artigianale che si trova in ogni paio di occhiali. Durante tutta la produzione le montature viaggiano attraverso tre atelier specializzati e nelle mani di nove abili artigiani, ognuno con un mestiere particolare, tramandato di generazione in generazione».
Dalla partecipazione a Mido 2020 Manai-Platt si aspetta di vivere un’esperienza elettrizzante, ma anche l’opportunità di aprire nuovi mercati oltre che di rafforzarsi su quello italiano.
N.T.