Sono stati davvero numerosi gli attestati di stima del professionista scomparso (nella foto), ricchi di commozione e indelebili ricordi, che ieri sono arrivati nella nostra redazione
Di solito, in famiglia, si spostano le grandi decisioni dopo le feste per non intristire il Natale. Il gruppo padovano è l’eccezione che conferma la regola: nei giorni scorsi ha presentato il conto dei suoi ultimi anni di gestione, 700 esuberi nel 2020 in Italia. Troppi
Per celebrare la Santa Patrona della vista (nella foto, in un'opera di Domenico di Pace Beccafumi) sono previste, come da tradizione, iniziative in tutta Italia, soprattutto momenti conviviali organizzati dalle associazioni territoriali dell’area ottica e optometrica, rimandate tuttavia per lo più al prossimo mese, al termine dell’intenso periodo lavorativo legato al Natale
Insieme alla richiesta di 700 esuberi è l’aspetto più significativo che emerge dal business plan 2020-2024, approvato martedì scorso dal Cda del gruppo di eyewear
I 700 esuberi in Italia annunciati dal nuovo piano industriale del gruppo sono così suddivisi: chiusura dello stabilimento in provincia di Udine (nella foto), in cui operano circa 250 persone, 400 lavoratori in meno in quello nella località del Bellunese e 50 licenziamenti nella sede padovana. Domani è previsto il primo sciopero di tutti i dipendenti. Il 7 gennaio dovrebbe, invece, essere avviato il tavolo delle trattative fra i sindacati e i vertici aziendali
Da gennaio l’azienda oftalmica sta organizzando una serie di giornate a porte aperte nelle filiali locali, interessate negli ultimi anni da un piano di riammodernamento non solo strutturale ma soprattutto in chiave Industry 4.0: dopo Torino, Bari e Roma, l’1 e il 2 dicembre è stata la volta della città etnea