Firenze, effetto Covid: Ottica Guidoreni vende il negozio di Por Santa Maria

Una crisi, quella dell’insegna familiare, che è iniziata nel 2019, ma comunque gestibile: ora, con il lockdown e in assenza di liquidità, gli affari sono precipitati a un punto di non ritorno. Da qui la drastica decisione di chiudere un tassello dell’attività, quella nel cuore storico della città, a due passi da piazza della Signoria, per far fronte al pagamento di affitti e salari: al suo posto nascerà una gelateria. Senza aiuti da parte del Comune e dello Stato è però a rischio tutta la mini catena

Siamo nel cuore di Firenze: la telecamera inquadra piazza della Signoria per poi spostarsi sull’insegna di Ottica Guidoreni, uno dei sei centri ottici della storica catena, fra il capoluogo toscano e Venezia. La parola passa al titolare, Bruno Guidoreni (nella foto, tratta dal servizio di Giorgia Gobo per firenzetoday.it) la cui attività di ottico inizia nel 1965 a Napoli, per poi trasferirsi a Firenze nel 1979, aprendo il primo punto vendita, al quale nel corso degli anni se ne sono aggiunti otto. L’azienda assume una connotazione familiare con il contributo della moglie Felicia e dei due figli Rosa e Vincenzo. «Ora, con questa batosta del coronavirus all’improvviso è crollato tutto, ci siamo bloccati già da gennaio con un calo dell’attività, poi da febbraio la situazione è ulteriormente precipitata», ha rivelato nelle scorse settimane Bruno Guidoreni ai microfoni di firenzetoday.it. L’insegna è in ginocchio: il titolare parla di libri contabili, di tribunali, di affitti pagati sino a marzo. «Ci siamo spogliati di tutto ciò che avevamo e venduto un negozio per poter pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti - dice il professionista - E lo Stato non ci dà nessun aiuto».

Il colpo ulteriore post lockdown arriva dal venir meno del turismo, target di riferimento del gruppo sulla città di Firenze, e Guidoreni non può, quindi, ipotizzare una rosea prospettiva futura. «Al Comune abbiamo provato a chiedere di eliminare la zona a traffico limitato, ma nessuno ha dato ascolto alle nostre richieste, si sono dimostrati insensibili - aggiunge l’ottico - Per quanto riguarda i locali da noi affittati, solo il proprietario di un negozio di Firenze ci ha agevolato con una riduzione del 30%, gli altri non hanno voluto sapere niente. Tutti spazi in centro storico, il cui affitto varia dai 10 ai 15 mila euro». Inoltre l’imprenditore ottico auspica una maggiore facilità di accesso nel centro storico fiorentino, per ovviare almeno parzialmente al forte calo dei turisti.

E per i due centri ottici in Laguna la situazione non cambia. «A Venezia la situazione è ancora più tragica con l’alluvione prima, la crisi poi e il coronavirus ora: qui “siamo rasi al suolo” - spiega con rammarico Guidoreni - Abbiamo provato a chiedere aiuto alle banche, ma senza successo, in quanto ci hanno riferito che ancora non hanno disposizioni in merito: non abbiamo debiti con istituti bancari, quindi potrebbero concederci un aiuto, siamo ormai disperati. Se va avanti nel giro di poco tempo saremo costretti a chiudere tutto».

Raggiunto nei giorni scorsi da b2eyes TODAY, Bruno Guidoreni conferma che attualmente nulla è cambiato. «Abbiamo sospeso l’attività di altri due negozi di Firenze - rivela al nostro quotidiano l’imprenditore – Le cose non stanno andando bene e dal Comune non è arrivato nessun supporto».

F.T.

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