Federottica, un modello per affrontare la fase due

In assenza di protocolli ufficiali da parte delle autorità competenti, le associazioni di categoria, professionali o scientifiche della filiera ottica si stanno attivando per fornire ai propri iscritti linee guida utili per garantire l’attività nel rispetto delle norme igienico sanitarie imposte dall’epidemia da Covid-19

«Bisogna ricordare che all'interno dei centri ottici vengono normalmente svolte attività sia di tipo “commerciale” sia di tipo “professionale” che rendono il lavoro alquanto complesso e variegato. Questo certamente non aiuta a collocare i nostri centri all'interno di schemi normativi generali. Federottica ha lavorato per predisporre un modello di riferimento “di buon senso”, senza dimenticare che, in presenza di personale dipendente, la responsabilità di individuare le migliori procedure precauzionali è demandata ai responsabili della sicurezza a seguito di una specifica analisi dei rischi». È quanto si legge sul sito della maggiore associazione di categoria dei centri ottici italiani, che ha così predisposto un “modello Federottica”: include materiale informativo per il professionista, i suoi collaboratori e i clienti finali e documenti esplicativi, alcuni ad accesso libero da parte di tutti, mentre altri riservati ai soli associati.

«Il pacchetto documentale nasce da una valutazione “di buon senso” delle limitate norme disponibili specificatamente per i centri ottici e non può essere applicato “genericamente” senza analizzare i specifici rischi caso per caso - si precisa su federottica.org - Pertanto è doveroso che ogni titolare consulti i propri professionisti per una precisa definizione delle procedure operative per il proprio centro ottico».

Il modello è a disposizione, oltre che degli associati a Federottica, anche degli aderenti al Registro del Tavolo Interassociativo di Optometria e Ottica (nella foto, una parte dell’infografica presente nel modello, che sintetizza le indicazioni per la fase due, divise in tre moduli: gestione del pubblico, gestione della parte commerciale e gestione della parte professionale).

(red.)

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