Caradonna: c’è podcast per te, ottico

Molto attivo sul fronte delle nuove tecnologie e sui canali social, il professionista pugliese, autore del blog L’ottico del web, ha da poco abbracciato questo nuovo mezzo per comunicare con i colleghi condividendo esperienze, passioni e storie che lo hanno ispirato: l’obiettivo è fornire idee, spunti e consigli da utilizzare nella gestione del punto vendita

«Mi sono avvicinato ai podcast un paio di anni fa, ascoltando quelli realizzati da esperti che ritenevo un punto di riferimento per quel che riguarda, ad esempio, la comunicazione - racconta Nico Caradonna (nella foto) a b2eyes TODAY - Ho trovato subito affinità con questo strumento perché è un mezzo di comunicazione molto intimo, è qualcosa che scegli, come un libro, perché pensi ti possa arricchire e ti porti dietro in tutti quei momenti in cui sei solo con te stesso, ovvero quei momenti in cui sei particolarmente focalizzato su ciò che serve a te, e attivi quel canale sensoriale unico, l’udito, divenendo particolarmente ricettivo. Ed è un mezzo ideale per imparare, perciò è molto diverso dall’utilizzo dei social, dove invece si fa intrattenimento, si aggancia un potenziale cliente, si danno informazioni utili e di servizio o si mette in atto una strategia di comunicazione».

Il perché della scelta da parte di Caradonna di comunicare attraverso i podcast, oltre che dalla naturale curiosità che lo contraddistingue, è stata dettata dalla volontà di utilizzare un canale piuttosto innovativo per il settore. «Prima di tutto ho voluto semplificarne la fruizione, perché dopo un attento studio l'ho reso disponibile su tutte le piattaforme che un ottico generalmente utilizza, quali YouTube, Instagram, Spotify, iTunes e Facebook e da poco anche tramite newsletter, per non perdere potenziali ascolti - spiega Caradonna - Quanto alla produzione, ho posto grande attenzione al linguaggio, che è quello che adotto normalmente quando parlo con un collega, e dunque alla comprensibilità del contenuto. I podcast sono veramente facili da fruire perché scevri di formule di marketing che spesso anch'io ho difficoltà a capire: non devo mostrare di essere più in alto perché uso termini tecnici, ma voglio arrivare direttamente ai colleghi e offrire loro un mio punto di vista».

I temi affrontati saranno prevalentemente il marketing digitale, la gestione dei social network, la reputazione online, trattati non in modo didascalico ma attraverso il racconto di storie, idee e fatti che hanno ispirato il professionista, come l’incontro con una persona o la scoperta di un libro. La cadenza non sarà fissa. «Ciò che prometto è di essere continuativo nel progetto, ma voglio comunicare cose che hanno un valore per chi decide di dedicarmi il proprio tempo: se propongo un podcast su un tema di nessun rilievo per chi lo ascolta, ho tradito la mia promessa - dice ancora Caradonna - Ciò che mi aspetto da questo progetto è la partecipazione dei colleghi ed è una responsabilità che sento addosso, nella speranza che faccia da stimolo. L'obiettivo finale è anche legato a tutto il lavoro che c'è dietro “L’ottico del web” e al fatto che mi pongo come consulente di personal branding per l’ottico moderno, ma non è questo ad avermi spinto a lavorare ai podcast. È nato come qualcosa in più da sperimentare, ma anche per la creazione di una community che avesse la mia sensibilità e la mia stessa voglia di aprirsi ad alcune novità e argomenti: ho il desiderio di raccogliere i feedback degli ascoltatori, perché un’idea condivisa può diventare qualcosa di più grande, un pensiero da portare avanti nel nostro settore, in un'ottica di crescita e di miglioramento, tutti insieme».

N.T.

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