È il quadro complessivo che emerge dalle maggiori realtà italiane dell’ottica succursalista o affiliata in Italia, in seguito al decreto governativo dell’11 marzo scorso e, soprattutto, all’evolversi dell’emergenza sanitaria
Chiusura della maggior parte dei propri punti vendita, riduzione degli orari per quelli che restano aperti, ma disponibilità capillare di servizi di assistenza, prevalentemente con contatti telefonici o via mail e consegna a domicilio. È, di fatto, l’iter che le grandi insegne dell’ottica sul territorio nazionale hanno adottato, chi subito e chi man mano, a partire dal varo del decreto che ha imposto fino al 25 marzo la chiusura della maggior parte degli esercizi commerciali, lasciando tuttavia la possibilità di restare aperti ai centri ottici, pur nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie e di sicurezza per contrastare la diffusione del coronavirus.
Salmoiraghi & Viganò ha previsto aperture straordinarie, su base nazionale e su appuntamento, per una novantina dei suoi circa 400 negozi: il pubblico può accedervi il martedì e il giovedì dalle 10 alle 13, effettuando inoltre, dove possibile, consegne a domicilio per minimizzare gli spostamenti dei clienti.
Nau! ha chiuso gli oltre 180 punti vendita, sia diretti sia in franchising, in Italia e i due in Spagna, mentre negli altri paesi in cui è presente i suoi monomarca al momento continuano a operare. Sul territorio italiano e su quello iberico, tuttavia, sono stati selezionati alcuni store per aperture con orari ridotti e soprattutto per le emergenze, cui viene data risposta anche con il delivery tramite il servizio centralizzato di customer care.
GrandVision, circa 440 punti vendita nel nostro paese, ha comunicato alla clientela la chiusura di tutti i suoi negozi sul territorio nazionale da giovedì 12 marzo sino a nuova data ancora da definire.
Fielmann spiega sul proprio sito che tutti i 27 centri ottici avviati in Italia sono chiusi: per urgenze e per ritirare gli ordini precedentemente fatti, un numero selezionato degli stessi apre le porte dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13.
VisionOttica lascia libertà di scelta ai suoi oltre 300 centri ottici, di cui una ventina diretti: l’impegno è concentrato nel favorire il distanziamento sociale e, allo stesso tempo, il benessere visivo. I punti vendita rimangono quindi a disposizione della clientela per assisterla in caso di urgenze e necessità specifiche, favorendo il preventivo contatto con il centro ottico tramite e-mail o telefono.
(red.)