Silvano Baldassari, ritratto di un pioniere del retail

A metà settembre è scomparso a 78 anni l’imprenditore ottico di Viareggio che a inizio degli anni 90 lanciò in Italia una metodologia di vendita innovativa per l’epoca

Ancora oggi in Toscana si trovano cinque negozi a insegna Eyespace: il primo fu avviato a Viareggio da Silvano Baldassari nel 1993. «Mio padre si ispirò a un sistema di vendita visto in Francia e credo che fu di fatto il primo a portarlo in Italia: fino ad allora il concetto di fondo del negozio di ottica era quello dei cassetti con dentro le montature, mentre Eyespace pose gli occhiali in esposizione con tanto di prezzo finale comprensivo di un paio di lenti monofocali basiche, in maniera trasparente e più facilmente fruibile dal pubblico – racconta a b2eyes TODAY il figlio Andrea, che insieme al fratello Massimo rappresenta la seconda generazione di questa famiglia di ottici toscani - Era una scommessa e papà ci provò, ma per vincerla occorreva una metratura congrua, che fortunatamente trovò proprio vicino alla sua abitazione. Ricordo che venivano organizzati addirittura pullman di ottici da varie regioni d'Italia per conoscere il modello Eyespace, ancora oggi rimasto uguale all’idea iniziale, solo che dalla rastrelliera con ottanta posizioni siamo passati alle mensole espositive».
Da lì partì uno sviluppo per l’impresa della famiglia Baldassari, che oggi conta undici store, cinque a insegna Eyespace e sei come Ottica Ruffo, tutti in Toscana a eccezione del punto vendita di La Spezia. Eppure la storia di Silvano Baldassari, diplomato in ottica ad Arcetri, Maestro Ottico nel 2004 e tra i primi ad aderire al progetto Coi-GreenVision, ha inizio all’interno del negozio di fotografia del padre Ruffo e si sviluppa con l’apertura nel 1968, grazie al fondamentale supporto della moglie Daniela, del suo primo centro ottico a Viareggio, in via San Francesco, per continuare con quello divenuto di riferimento dell’attività familiare, in piazza Mazzini, e, ancora, con il negozio, particolarmente innovativo per l’epoca, lungo la Passeggiata viareggina, nel 1987, prima dell’esperienza con Eyespace. «La sua vita è stata caratterizzata da una grande passione per la professione di ottico, basti pensare che negli anni 80 fu tra i primi ad applicare le lenti a contatto più moderne in circolazione, tra cui le Permalens – dice ancora Andrea – Ha cercato di stare sempre al passo con i tempi, occupandosi negli ultimi anni di strategie e di programmazione, rimanendo dietro le quinte, ma non facendoci mai mancare una presenza costante e importante».
A.M.

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