Giovedì 19 e venerdì 20 marzo l’impianto nel Bellunese (nella foto) sarà chiuso «per consentire la verifica di una migliore gestione dei trasporti in ragione di una maggiore sicurezza dei lavoratori e l’esecuzione di ulteriori azioni di pulizia e sanificazione dello stabilimento», si legge in un comunicato del gruppo di eyewear
Prima ancora che entrasse il vigore il Protocollo firmato sabato mattina dal governo e le parti sociali Safilo aveva già attivato una serie di interventi nei propri reparti produttivi a tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, mettendosi comunque a disposizione per ulteriori iniziative, se necessarie. In seguito all’ispezione effettuata lunedì 16 marzo, «come richiesto dal governatore della Regione Veneto Luca Zaia, dai Dipartimenti di Prevenzione, Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di lavoro delle Ulss territoriali venete di competenza, è confermata la conformità alle norme vigenti per la tutela della salute dei lavoratori, sia nello stabilimento di Longarone (Belluno) sia in quello di Santa Maria di Sala (Venezia), avendo accertato situazioni in linea con il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro», spiega la nota.
Safilo ha tuttavia deciso di sospendere l’attività nel solo impianto di Longarone (nella foto) per i prossimi due giorni, «in accordo con le organizzazioni sindacali, dopo aver condiviso che l’azienda sta gestendo in modo attento ed esaustivo gli aspetti richiesti dalle norme ministeriali, ma nella consapevolezza che la situazione genera forti incertezze a tutti i lavoratori e supportata dalla ridotta alimentazione di semilavorati disponibili allo stabilimento», precisa il comunicato.
(red.)