Post Covid: negli studi un ametrope più esigente ma anche fidelizzato

Lo ha evidenziato il confronto tra quattro professionisti italiani e internazionali all’Anteprima del Progressive Business Forum 2020 di lunedì scorso: dopo oltre due mesi di lockdown e nell’attuale passaggio dalla fase 2 alla fase 3 emerge con sempre maggiore intensità la richiesta a ottici e optometristi di professionalità e servizio

L’evento digitale del 22 giugno ha visto quattro noti esperti dialogare, coordinati da Giancarlo Montani, sulle raccomandazioni di buona pratica che si sono rese necessarie e poi si sono consolidate nella fase di emergenza e in quelle successive di graduale ripristino della normalità post Covid. Molte cose sono cambiate negli studi professionali che sul territorio italiano si occupano di applicazione di lenti a contatto e di esami optometrici, come hanno evidenziato Silvio Maffioletti (nella foto, durante la diretta dell'evento) e Renzo Colombo, in parte per adeguare l’attività alle regole e alle disposizioni delle autorità competenti, in parte per le mutate esigenze degli utenti. A loro volta lo svizzero Iwan Zanchetta e Joanne Caruso, in collegamento da Boston, hanno confermato che, a ogni latitudine, nei nuovi scenari l’ametrope che porta occhiali o lenti a contatto chiede un adeguato rapporto qualità-prezzo e soprattutto serietà, sicurezza e un elevato servizio post vendita.

«Ciascun operatore sta agendo nell’ambito delle proprie conoscenze, competenze e responsabilità, nel contesto in cui opera: le condizioni legate al coronavirus sono in continua evoluzione e i professionisti del settore stanno procedendo con prudenza, riferendosi alle indicazioni delle autorità sanitarie – commenta Maffioletti a b2eyes TODAY - La comune sensazione è però che l’utente sia divenuto, oltre che più esigente, anche più fidelizzato: se seguito con professionalità e accompagnato nel tempo con competenza, apprezza maggiormente il servizio stabile dei professionisti che, sul territorio, garantiscono prestazioni optometriche e contattologiche di qualità».

(red.)

 

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