Si è svolta mercoledì scorso la conferenza stampa in streaming dedicata all’edizione del prossimo anno del salone tedesco, che si svolgerà a Stoccarda dall’8 al 10 gennaio, per poi tornare a Monaco negli anni pari: tra gli argomenti sul tappeto, oltre che le opportunità offerte dalla location al debutto nell’ottica, il desiderio di tornare a fare business “di persona” dopo il lockdown
L’appuntamento, svoltosi alla “presenza” di quasi 60 giornalisti di settore e moderato dalla responsabile comunicazione di opti Christina Huebl, ha visto la partecipazione di Dieter Dohr, presidente e ceo degli organizzatori di Ghm, e Bettina Reiter, project manager di opti, in collegamento con Josef May, presidente dell’associazione industriale tedesca per le tecnologie ottiche, mediche e meccatroniche Spectaris, Thomas Truckenbrod, presidente dell’associazione tedesca degli ottici e optometristi Zva, e Nikolaj Schnoor, direttore commerciale globale dell’azienda danese di eyewear Lindberg. La parola d’ordine è sembrata essere l’ottimismo, nonostante lo spettro del coronavirus che è lungi dall’essere scomparso, tanto da far rispondere a Reiter, su specifica domanda alla fine della conferenza se ritenga che Silmo prenderà il via a Parigi il prossimo ottobre. «Lo spero - ha affermato - Nell’interesse dell’intera industria, sarebbe fatale se dovesse essere cancellato o posposto».
«Naturalmente esistono al momento alcuni fattori sconosciuti, abbiamo visto incredibili cambiamenti nelle ultime settimane - ha commentato May in apertura - Questo solleva delle domande sul panorama fieristico, ma a gennaio gli addetti al settore avranno di certo grande desiderio di ristabilire contatti personali, di vivere l’atmosfera di una fiera, di toccare e provare i prodotti».
Le incognite legate al Covid-19 pongono però anche il salone tedesco di fronte a importanti sfide. «Una fiera può essere progettata diversamente rispetto ad altri grandi eventi, siamo in grado di creare condizioni che rispettino le regole e le norme igieniche, risponderemo a molti dei requisiti richiesti in modo concreto e serio», ha commentato Dohr, anticipando che verranno ripensati gli spazi, come riorganizzare i flussi e le norme da rispettare. Al momento, ha anche sottolineato il manager, non esistono da parte di Ghm alternative a Stoccarda, ribadendo la volontà, perlomeno stante la situazione attuale, di mantenere le date prescelte.
Ma il coronavirus come impatterà il 2021? «Sarà un anno completamente diverso per il business, delineato da una nuova normalità e noi, come prima fiera al trade dell’anno, vogliamo contribuire a definirla e a creare una spinta per l’intera industria - ha aggiunto Dohr - Sono un ottimista, colgo segni di miglioramento e noi implementeremo soluzioni efficaci basate sull’esperienza delle ultime settimane».
Reiter ha, invece, spiegato il nuovo layout della fiera, che presenterà uno sviluppo lineare simile a quello di Monaco. Oltre ai già annunciati pregi della nuova location quanto a raggiungibilità, attrattiva e infrastrutture, la project manager di opti ha anche più volte sottolineato il vantaggio di avvicinare, e dunque attrarre maggiormente, nuovi ed estesi target di visitatori da mercati di grande interesse, quali i paesi del Benelux, la Svizzera e l’Austria, oltre che importanti Land tedeschi (nella foto, tratta da Youtube, un momento della conferenza stampa di opti: da sinistra, Huebl, Dohr e Reiter).
N.T.