Irsoo, la sperimentazione viaggia dal “Madesani” agli open day

L’ultima edizione del convegno dedicato al docente scomparso nel 2013 ha messo in mostra le attività sperimentali degli studenti dell’Istituto di Vinci: l’importanza per la loro formazione sarà in evidenza anche negli incontri a porte aperte di luglio

«Per il sesto anno consecutivo il convegno dedicato ad Antonio Madesani ha costituito la ciliegina sulla torta dei corsi di optometria dell’Irsoo: l’evento consente agli studenti del terzo anno, quello di optometria, di calarsi per un giorno nei panni di un relatore a un congresso scientifico presentando i risultati delle proprie attività di ricerca - si legge in una nota dell’Irsoo - Sono infatti i loro lavori sperimentali, portati avanti grazie alle attrezzature del centro di ricerca, che ogni anno vengono presentati ai “colleghi”, cioè agli studenti dei corsi di ottica e di optometria». All’edizione 2018 del convegno, che si è tenuta a fine maggio scorso, erano un centinaio i partecipanti, tra i quali anche iscritti al corso di laurea in Ottica e Optometria di Firenze, che si tiene presso la scuola di Vinci.
Tra gli argomenti trattati quest’anno hanno riscosso particolare interesse le lenti protettive, sia dalla luce blu sia dall’ultravioletto, e quelle progressive per usi diversi dalla correzione della presbiopia. «Si tratta di temi promossi anche dalle aziende produttrici di lenti oftalmiche, che hanno tuttavia sollevato in ambito scientifico qualche perplessità e più di una cautela: una discussione su questi argomenti, basata sull’evidenza scientifica, verrà sviluppata al prossimo congresso Irsoo, in programma a fine settembre», ricorda il comunicato.
La presenza di un centro di ricerca e, dunque, la possibilità di fare sperimentazione è una caratteristica peculiare dell’Istituto toscano: questo aspetto viene proposto come un plus per gli iscritti anche nella presentazione della scuola durante gli open day. I prossimi si terranno l’8 e il 15 luglio: gli interessati potranno vedere «i numerosi laboratori e ambulatori e le attrezzature più avanzate del centro di ricerca, per lo studio della refrazione periferica, delle aberrazioni, dei movimenti oculari, dell’ossigenazione corneale attraverso le lenti a contatto, della sensibilità al contrasto centrale e periferica, solo per citare alcune delle attività - conclude la nota - Il centro di ricerca sta continuando a crescere, anno dopo anno, e ha già portato più volte i docenti dell’Irsoo a partecipare a congressi italiani e internazionali con relazioni o poster scientifici» (nella foto, una sperimentazione con l’eye tracker all’Irsoo).
(red.)

 

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