Fielmann, effetto pandemia su ricavi e profitti del primo trimestre

Il fatturato consolidato dell’insegna tedesca è sceso a 355,3 milioni di euro rispetto ai 371,8 milioni di euro di gennaio-marzo 2019, con una flessione del 4,4%. Più evidente il calo dell'utile netto, che si è attestato a 11,8 milioni di euro, con un decremento di quasi il 75% rispetto all’omologo periodo precedente, che aveva raggiunto i 46,9 milioni di euro

Inoltre il numero di occhiali venduti nei primi tre mesi del 2020 è risultato in diminuzione del 14,4% a 1,7 milioni di unità. Al 31 marzo scorso la catena gestiva un totale di 776 negozi contro i 737 del 2019 (nella foto, lo store di Verona). Fin dagli esordi dell’emergenza Fielmann ha adottato misure ad hoc per garantire liquidità all'azienda di famiglia e salvaguardare oltre 20 mila posti di lavoro. «Tutti i costi non strettamente necessari sono stati tagliati - si legge in un comunicato - Al fine di rafforzare le risorse finanziarie, il Consiglio di amministrazione e il supervisory board proporranno al prossimo general meeting di non distribuire i dividendi, assicurando in tal modo una liquidità alla società di 163,8 milioni di euro». La nota sottolinea poi come a marzo l’azienda avesse già annunciato la riduzione delle ore lavorative per la maggior parte dei propri collaboratori, integrando «il reddito netto dei dipendenti al 100%».
Quanto all’outlook per il 2020, le restrizioni sulle attività «avranno un impatto negativo sul numero di occhiali venduti, sui ricavi e sui profitti - conclude la nota - Al momento non è possibile fare previsioni affidabili, sia per i prossimi mesi sia per l'anno nel suo insieme».
(red.)

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