Sono diverse le realtà del distretto dell’occhialeria che hanno deciso di interrompere le attività per procedere con alcune opere di igienizzazione degli stabilimenti, alla luce del nuovo Protocollo, che regolamenta le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus negli ambienti di lavoro
Un paio di giorni alcune, un’intera settimana altre: le aziende di eyewear cadorine, sia le più grandi sia le piccole e medie imprese, da sabato, data della pubblicazione del Protocollo governativo, hanno avviato importanti attività di sanificazione delle strutture per attenersi alle regole del nuovo provvedimento. «In generale molte hanno richiesto la cassa integrazione per far fronte alla situazione di emergenza - dice a b2eyes TODAY Denise Casanova, segretaria generale Filctem Cgil di Belluno - Ciò che ci preoccupa, in particolare, è certamente questa situazione, ma ancora di più la gestione del post coronavirus: come previsto, l'epidemia si sta diffondendo anche negli altri paesi europei ed extraeuropei, che stanno già adottando, o dovranno adottare, provvedimenti di chiusura delle attività commerciali. Sarà perciò lenta per il nostro settore la ripresa, considerando che l’export rimane il fattore trainante dell’occhialeria italiana».
Diversa al momento appare invece la situazione di Safilo, che non ha fermato l’attività dei propri siti produttivi di Longarone (nella foto), Santa Maria di Sala e Martignacco e che tiene aperta anche la logistica a Padova. «Safilo, da sempre attenta alla tutela della salute e sicurezza dei suoi collaboratori, continuerà a ricercare e adottare ulteriori misure di prevenzione che dovessero rendersi necessarie in base all’evolversi della situazione contingente, in stretta collaborazione con le Rsu e i responsabili della sicurezza», si legge in una nota della Direzione del Personale, inviata nella tarda serata di giovedì scorso. Il documento riassume tutte le disposizioni igienico-sanitarie e di sicurezza già adottate sino a quel momento in fatto di organizzazione del lavoro, Dpi, pulizie, ambienti lavorativi, manutenzione straordinaria impianti, ingressi e uscite e, infine, pause. Dall’azienda fanno comunque sapere a b2eyes TODAY che, qualora qualcosa non risultasse in linea con le misure previste dal Protocollo governativo, si interverrà dove necessario, sempre di concerto con le rappresentanze sindacali.
Per quanto riguarda le attività impiegatizie il gruppo di Padova ha già attivato da diverse settimane per tutte le sue sedi operative lo smart working, che ieri è stato esteso anche al customer care, garantendo la continuità del servizio.
(red.)