Cosa si lascia alle spalle l’ottico

Il sentiment espresso da oltre 420 partecipanti al sondaggio dei giorni scorsi di b2eyes offre un panorama sorprendentemente sereno. Come se il 2019 fosse stato percepito quale un anno di svolta. Un buon auspicio per il 2020?

B2eyes ha proposto online all’ottico italiano una serie di domande sul sentiment dell’andamento del 2019 e sulla previsione per il 2020. A questa indagine hanno partecipato 428 utenti unici. Le domande si riferivano al passato, presente e futuro del fatturato dell’ottica con particolare riferimento al mercato delle lenti progressive. Voltandosi al triennio passato (2017-2019) l’ottico risponde con un maggiore pessimismo. Più di un terzo giudica il mercato negativamente, meno del 20% in crescita e la giusta metà stabile. Se andiamo però ad analizzare il sentiment del 2019 rispetto al 2018 il panorama cambia leggermente. Il parere negativo scende sotto il 30%. Coloro che sposano la stabilità si mantengono al 50% insieme a un 20% che sente la crescita. La tendenza all’aumento nel passaggio dal 2018 al 2019 riguarda soprattutto il giudizio espresso sulle lenti progressive: oltre il 50% valuta il mercato 2019 di tale segmento in crescita. Il 15% di questi solo a valore, ben il 39% sia a valore sia a quantità. In minoranza, circa il 40%, lo giudica stabile e in perdita per il 5% (nella foto).

Risulta particolarmente sorprendente il fatto che oltre un terzo degli ottici che si sono espressi nel sondaggio abbiano un sentiment di crescita delle lenti progressive sia a valore sia a pezzi. Da molti anni gli incrementi in questo comparto erano per la maggior parte solo a valore. L’ottico difendeva la sua busta media grazie alla maggiore offerta di tecnologia delle lenti con un up selling rispetto agli anni precedenti dato dalla geometria e dai trattamenti. Questo segnale, se fosse confermato anche per il 2020, darebbe vitalità a un mercato complessivo italiano definito flat da più di un operatore del settore.

Circa l’andamento che ci si aspetta dal 2020 due intervistati su tre sono ottimisti o perlomeno non pessimisti. Se per il 37% il mercato rimarrà stabile, un 18% lo dichiara in aumento sia a valore sia a volume e un 13% solo a valore. Un 30% degli intervistati giudica negativo il mercato del 2020 sia a valore sia a quantità. Uno zoccolo duro, questo 30%, che si era confermato anche per il giudizio del 2019 e del triennio 2017-2019.

Come leggere il sentiment dell’ottico italiano in una chiave pratica? Il sentiment è particolarmente utilizzato nel mondo dell’economia e della finanza. Nel libro The intelligent investor Benjamin Graham sostiene che durante la recessione le persone tendono a sopravvalutare le proprie perdite, proprio come tendono a sopravvalutare il potenziale profitto durante i periodi di boom economico. Qual è la ragione fondamentale alla base di questo atteggiamento? L’eccessiva emotività. Oggi l’ottico sembra, dunque, augurarsi che il peggio sia passato e che comunque il vento sul mercato si sia rialzato. Certo l’industria dell’oftalmica sta dando molto fiato a questo ottimismo: le innovazioni di prodotto e le nuove categorie come le lenti monofocali avanzate o le lenti progressive ultra personalizzate sono elementi che non possono che ispirare fiducia. Per una volta tutti noi non ci fermeremo al primo intoppo e saremo in grado di crederci fino in fondo?

Nicola Di Lernia

Professione