Il cliente deve già arrivare preparato e trovare immediati segnali nel negozio di ottica che gli consentano di sentirsi non solo protetto e assistito nelle scelte, ma anche ispirato
Potenziati sin dall’inizio del lockdown, proseguono gli incontri formativi online dell’azienda oftalmica: l’obiettivo è fornire approfondimenti per ampliare le conoscenze e sviluppare nuove competenze utili alla crescita professionale, grazie all’impegno del team interno e di esperti esterni
Prima di cena, atmosfera informale: la Società Optometrica Italiana ha lanciato negli ultimi due mesi un nuovo format di incontri online, con una media di circa 150 partecipanti, per rimanere in contatto con i colleghi e altri operatori del settore, anche nel periodo dell'emergenza da coronavirus
Un piano di comunicazione che coinvolgerà il centro ottico mettendo a disposizione tutti gli strumenti fisici e digitali dell’azienda: è stato annunciato lunedì scorso in un evento online, che ha coinvolto oltre mille professionisti della visione e addetti ai lavori
Si parla molto di protocolli sanitari e di igiene che il negozio di ottica sta iniziando ad applicare per rendere sicuro l’acquisto e favorire il ritorno del cliente. Nessuna informazione ufficiale, invece, su chi deve riprendere a vendere occhiali all’ottico
Molto attivo sul fronte delle nuove tecnologie e sui canali social, il professionista pugliese, autore del blog L’ottico del web, ha da poco abbracciato questo nuovo mezzo per comunicare con i colleghi condividendo esperienze, passioni e storie che lo hanno ispirato: l’obiettivo è fornire idee, spunti e consigli da utilizzare nella gestione del punto vendita
Anche il noto imprenditore ottico friulano ha deciso di scendere in campo in prima persona offrendo il proprio contributo nell’emergenza con una iniziativa solidale (nella foto) che ha trovato il sostegno di Galileo, Bausch + Lomb e Thema
Dal 4 maggio si presume che inizi, dopo la lunga quarantena, una prima uscita dei consumatori verso i luoghi abituali di visita e di acquisto, tra cui anche l’ottico. Che si sta preparando su un campo nel quale si cimenterà seriamente per la prima volta
Il Sars-CoV-2, responsabile della pandemia, è potenzialmente infettivo nelle lacrime: è infatti attivo anche nelle secrezioni oculari dei pazienti positivi al virus, secondo quanto emerge dallo studio pubblicato dalla rivista Annals of Internal Medicine, realizzato dai ricercatori dell’Istituto nazionale per le malattie infettive di Roma e diffuso mercoledì scorso
Lo sostiene il presidente della Soi interpellato da Adnkronos Salute, alla luce dello studio dello Spallanzani: chi porta quelli da vista ha una minima difesa, ma dipende dalla grandezza della montatura