Occhi nuovi, please: quando la classe medica incontra industria e retail

“A volte più che di un mondo nuovo, c’è bisogno di occhi nuovi per guardare il mondo” canta Claudio Baglioni in una sua bella canzone, rivisitando il primitivo concetto di Marcel Proust. Nel nostro caso l’Anteprima del Progressive Business Forum 2021, che si terrà il 5 luglio alle 14.30 in streaming sul Virtual Congress Center b2eyes, contiene una nuova formulazione magica: siamo una filiera e chi comanda è il cliente finale. Come succede dappertutto e succederà ancora di più

L’Anteprima del Progressive Business Forum 2021, la seconda di un evento che inizia a mettere radici solide nel mercato, promette bene. Nel salotto proposto da Ferdinando Fabiano potranno confrontarsi la classe medica, con il presidente della Società Oftalmologica Italiana, Matteo Piovella, e Luigi Mele, oculista che pure fa capo a Soi, e i manager di alcune delle principali industrie oftalmiche e della distribuzione. L’obiettivo tecnico è condividere i valori e i vantaggi della lente progressiva personalizzata e i suoi sviluppi futuri. Quello strategico è, con occhi nuovi, sentirsi filiera verso un cittadino che necessita più di prima di un sostegno professionale nella gestione della sua vista, alla luce degli stravolgimenti della pandemia. Un doppio obiettivo alla portata dei personaggi che calcheranno l’Anteprima del Progressive Business Forum 2021. Le tre aziende oftalmiche coinvolte, Essilor, Hoya e Zeiss, rappresentano l’evoluzione massima del prodotto lente progressiva. Dal canto loro i retailer presenti, Optocoop Italia-Oxo e Vision Group, oltre a costituire insieme quasi un terzo della distribuzione in Italia, sono tra i più attivi nella comunicazione e gestione del cliente finale. Sembrerebbe non mancare nulla. Se poi aggiungiamo la figura di Andrea Afragoli, presidente di Federottica, il quadro è completo. Manca però una cosa: la consapevolezza che nessuno si salva da solo.

Nessuno oggi può vivere senza comunicare con la propria filiera sociale o economica. Nessuno si può permettere di osservare dall’alto il proprio mondo di riferimento. Occorre guardare con occhi nuovi il messaggio di chi sta a valle. Il mondo è cambiato, causa la pandemia, e noi tutti vogliamo che il futuro sia migliore del passato. Se il nostro attuale governo ha accettato questa sfida e farà del Recovery fund il suo cavallo di Troia per superare le difficoltà del passato, lunedì 5 luglio anche la nostra classe medica, la nostra industria e il nostro retail dovranno dare una risposta più concreta e nuova, che solo una filiera della vista e della visione ben rodata può portare.

In qualità di conduttore, insieme a Michela Vuga, cercherò di mettere tutti questi interlocutori dentro un ideale ring, perché possano interagire tra loro con forza, rispetto e voglia di guardarsi con occhi nuovi. Lascerò l’arbitro, cioè il paziente o consumatore finale, al centro del ring: a lui il compito di dare i punti a tutti, oculisti, industria e retail. Quel punteggio determinerà il futuro dei prossimi tre anni del nostro mondo. Perché non esiste più un proprio mondo, esiste quello di tutti e nessuno oggi può permettersi di lavorare da solo.

Nicola Di Lernia

 

 

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