Kering Eyewear rileva Lindberg

La società, che fa parte del gruppo di François-Henri Pinault, ha siglato un accordo che prevede l’acquisizione del 100% del capitale dell’azienda danese dell’occhialeria di ricerca. L’operazione è soggetta all’approvazione delle competenti autorità Antitrust e la finalizzazione del deal è prevista nel secondo semestre di quest’anno

Fondata nel 1969 in Danimarca dall’ottico Poul-Jørn Lindberg e da sua moglie Hanne come negozio di ottica e divenuta una multinazionale con oltre 750 dipendenti grazie al figlio Henrik, Lindberg si è affermata come produttrice di montature ultra leggere di ricerca, «personalizzabili attraverso la combinazione di un’ampia gamma di colori e materiali come titanio, acetato, legno e metalli preziosi (nella foto), e ha sviluppato e brevettato occhiali completamente anallergici, totalmente adattabili e privi di viti – si legge in una nota di Kering Eyewear - Tutto questo rende Lindberg un’azienda unica nel settore dell’occhialeria di alta gamma, con un posizionamento esclusivo e un rilevante potenziale di crescita futura».

L’operazione costituisce un’ulteriore tappa dell’espansione di Kering Eyewear: dal 2014, infatti, «ha dato vita a un modello di business innovativo che ha permesso all’azienda di diventare in pochissimi anni uno dei principali attori dell’occhialeria con un fatturato wholesale di circa 600 milioni di euro nel 2019», sottolinea il comunicato. Grazie alla complementarità dei loro prodotti e delle loro attività, Kering Eyewear e Lindberg «potranno crescere insieme, beneficiando delle competenze reciproche attraverso un percorso di sviluppo integrato e sostenibile», prosegue la nota.

Oggi la società guidata da Roberto Vedovotto si occupa di design, sviluppo e distribuzione di occhiali per un portfolio di 15 marchi: Gucci, Cartier, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Chloé, Alexander McQueen, Montblanc, Brioni, Dunhill, Boucheron, Pomellato, Alaïa, McQ e Puma.

(red.)

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