Fedon, tiene la marginalità

Nonostante un netto calo del fatturato nel 2020 (nella tabella), che ha investito sia il core business dei portaocchiali sia la pelletteria, il gruppo veneto conta di tornare progressivamente ai livelli pre pandemia già dal secondo o terzo trimestre di quest’anno

«Il 2020 è stato un anno impegnativo in tutti i sensi, ma abbiamo affrontato questo nuovo scenario prontamente, senza rallentare il percorso di sviluppo che era stato pianificato, dando riprova della grande solidità del nostro gruppo - commenta il presidente e amministratore delegato, Callisto Fedon, nella nota a consuntivo del Cda che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre scorso della Giorgio Fedon & Figli, che ha sede ad Alpago, in provincia di Belluno - Pur nella situazione di pandemia, l’Ebitda è positivo, pari a 4,1 milioni di euro, e la Posizione Finanziaria Netta in miglioramento a conferma della tenuta del business».

Complessivamente il core business delle vendite ai fabbricanti di ottica e di quelle wholesale ha fatto registrare un decremento del 30% rispetto al 2019 (41,1 milioni di euro a fronte di 58,7 milioni), «dimostrando comunque una buona resilienza, considerato quanto accaduto», precisa il comunicato. Più sensibile il calo della pelletteria a firma Fedon 1919, con un fatturato passato da 5,5 milioni a 1,2 milioni, che «ha risentito degli effetti della pandemia causati dal lockdown, oltre che della chiusura strategica di 9 negozi meno performanti, avvenuta nel corso dell’esercizio 2020». Per quanto riguarda invece la redditività, «gli interventi di efficientamento e di saving effettuati dal gruppo hanno consentito di mantenere la marginalità pari a circa il 10% dei ricavi e hanno compensato in larga misura gli impatti negativi della contrazione dei volumi causati dalla pandemia».

In merito, invece, alle previsioni a breve termine, la società veneta «inizia il 2021 guardando con fiducia i segnali che provengono dal mercato, in particolare dalla ripresa del segmento fabbricanti di ottica sui mercati Asia-Pacifico e Usa, nonché la ripresa delle vendite del segmento ottico nel mercato italiano ed europeo - precisa il comunicato - Sebbene permangano le incertezze causate dal Covid-19 nell’economia mondiale, ma considerato il forte impulso dato nelle ultime settimane ai programmi vaccinali, è auspicabile la normalizzazione del contesto economico dal secondo-terzo trimestre in poi: il gruppo prevede pertanto un graduale ritorno ai livelli di performance pre pandemia», nonché un ulteriore sviluppo delle politiche aziendali di sostenibilità, «che rappresenta uno dei vantaggi competitivi e di focalizzazione prioritaria, anche attraverso l’integrazione nell’attuale offerta di prodotti ecosostenibili - conclude la nota - Nell’ambito della strategia si conferma prioritaria l’attenzione alle funzioni di Ricerca e Sviluppo, che caratterizzano un punto di forza distintivo relativamente a sviluppo prodotti, design e materiali per proporre soluzioni innovative, sostenibili e competitive al mercato».

(red.)

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