Terremoto: container in arrivo per i centri ottici inagibili

Subito dopo le forti scosse che hanno messo in ginocchio l’Emilia, mi sono coordinato con le Ascom di Mirandola, Cavezzo e Reggio Emilia, supportando in modo concreto gli ottici colpiti dal sisma», spiega a b2eyes.com Allodi. Sono una ventina gli imprenditori che, a causa del terremoto, non hanno potuto riprendere la propria attività o perché il centro ottico è risultato inagibile o perché accanto a edifici pericolanti. Modena e Ferrara risultano le province più colpite, ma non mancano situazioni gravi anche nel Mantovano e nel Bolognese. Federottica sta cercando di risolvere almeno parzialmente il problema fornendo dei container ad alcuni di loro. «In particolare Ottica Morandi di Finale Emilia (nella foto, un edificio danneggiato), il cui punto vendita è andato distrutto, ha ricevuto un camper grazie a un collega del Veneto e sta proseguendo l’attività – dice Allodi - Mentre Ottica Fattori di Cavezzo, pur avendo subìto gravi danni, ci ha riferito che per ora riesce a gestirsi da solo». I danni più seri, come raccontato da b2eyes.com, li ha subìti Fabio Pongiluppi. «Per VisionOttica Pongiluppi siamo in attesa di un preventivo per la strumentazione, andata completamente persa – continua il presidente di Federottica Emilia Romagna - Inoltre stiamo monitorando le zone colpite dal sisma: purtroppo le scosse continuano e dobbiamo, perciò, essere pronti per soddisfare ulteriori richieste di aiuto».
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal sito ufficiale di Federottica, alcuni Comuni stanno assegnando delle aree, all’interno dei campi dei terremotati, per svolgere le attività economiche: qui gli ottici optometristi potranno far ripartire le proprie in attesa di rientrare nei loro negozi. «Nel frattempo Federottica Bologna sta lanciando l'iniziativa di una sottoscrizione fra colleghi della provincia per pagare uno dei container», ha dichiarato a federottica.org Andrea Afragoli, coordinatore degli aiuti.
F.T.

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