Occhio…agli smartphone

Le applicazioni di questo progetto sono utili in svariati campi, come per l’uso del cellulare in auto, o in tutte quelle situazioni in cui le mani sono già impegnate, magari perché si porta la spesa, oltre ai settori in cui l’eye tracking (http://www.b2eyes.com/Lib/GoToContent2.aspx?IDCMS=5bd887de-8cec-4950-99fb-83b791e6e086), cioè la registrazione dei movimenti oculari per compiere operazioni, è già attivo: il campo medico, per dare modo ai disabili di lavorare anche con questo tipo di apparecchi, oppure la pubblicità, sempre a caccia d’informazioni dettagliate su gusti e interessi personali.
Come spiega corriere.it, tecnicamente EyePhone registra la posizione dell’occhio umano posto dinanzi allo schermo del cellulare. Lo fa dividendo il monitor in 9 zone, e cercando di capire in quale di queste aree l’occhio ha posizionato la sua attenzione e dunque la sua scelta. Una volta riconosciuta la presenza dell’occhio umano, per dare i comandi (ad esempio aprire la rubrica) è necessario, semplicemente, battere le ciglia. Secondo i ricercatori che hanno lavorato all’algoritmo, la probabilità che il sistema riconosca il comando dato (in condizioni di buona visibilità e con l’utente fermo davanti allo smartphone) è del 76%. Scende al 60% se l’utente si sta muovendo mentre dà i comandi.
(red.)

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