Miopia, il laser a femtosecondi è realtà

«Le innovative tecniche che hanno portato a questo risultato, denominate Flex e Smile, consentono di eliminare il processo di fotoablazione e cioè della vaporizzazione della superficie corneale proprio del laser a eccimeri, utilizzando gli impulsi ultra-precisi del laser a femtosecondi e la sua estrema versatilità e accuratezza, per delimitare l'area di tessuto corneale da asportare», ha dichiarato Leonardo Mastropasqua, direttore dell’unità abruzzese (nella foto tratta da ilcentro.it), secondo il quale con la nuova tecnica «si riduce lo spessore di tessuto corneale da asportare per la correzione della miopia rispetto agli interventi con laser a eccimeri tradizionali: ciò consente di ampliare il trattamento alle miopie più elevate e alle cornee con spessore fisiologico basso, situazioni fino a oggi escluse dalla chirurgia refrattiva». I tagli del laser a femtosecondi, poi, garantiscono un maggiore rispetto delle geometrie corneali fisiologiche, «minimizzando l'induzione delle aberrazioni ottiche secondarie alla chirurgia, che in taluni casi possono essere responsabili di alterazioni della visione notturna e aloni».
Per Mastropasqua i vantaggi rispetto alla chirurgia rifrattiva tradizionale sono una maggiore precisione del risultato per alte miopie, un minore danno termico sui tessuti corneali, una minore quantità di tessuto corneale asportato, un’estensione dell'indicazione alla chirurgia rifrattiva per miopie elevate, una minore invasività e un maggior rispetto dell'integrità della superficie oculare.
(red.)

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