Giappone: il terremoto ha “risparmiato” l’ottica

«Fortunatamente la nostra sede centrale e le unità produttive non hanno subìto danni perché situate lontano dalla zona colpita dal terremoto. L’ufficio di Tokyo e le filiali ubicate nella regione colpita sono intatte, solo con limitati danni minori», ha dichiarato nei giorni scorsi a b2eyes.com Masao Miyachi, presidente di Charmant. La situazione è simile per il brand svizzero Gotti e per l’azienda tedesca Eschenbach: le strutture che in Giappone producono per loro sono sufficientemente distanti dall’epicentro del terremoto. Esprime tranquillità, almeno dal punto di vista commerciale, anche Hoya. «Il terribile terremoto e il conseguente tsunami che hanno colpito pesantemente alcune province del Giappone non hanno coinvolto direttamente i nostri colleghi, neppure gli edifici del quartier generale e le sedi di ricerca, sviluppo e produzione di Hoya che sono distanti dall’area più critica. In Giappone non si trovano siti produttivi per la fornitura in Europa, quindi non ci saranno ripercussioni nelle consegne di lenti in Italia», si legge in un comunicato di Hoya Lens Italia.
Il monitoraggio della drammatica situazione, tuttavia, prosegue, anche alla luce degli sviluppi del rischio radioattivo legato alle centrali nucleari colpite. Nei prossimi giorni su B2Eyes Today, il nuovo quotidiano dell’ottica, potrete leggere alcuni approfondimenti della vicenda, legati al nostro settore (nella foto un'immagine degli effetti provocati dal potente terremoto).
A.M.

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