Nell’ultima pellicola di Paolo Sorrentino, settima tappa del sodalizio tra il regista e Toni Servillo, che ha aperto l’82esima edizione della kermesse, in programma fino al 6 settembre, l’attore interpreta il Presidente della Repubblica Italiana uscente: cattolico, vedovo e padre di una figlia, Dorotea, giurista come lui, si trova a decidere sulla grazia a due detenuti e se firmare o no la legge sull’eutanasia. Questioni complesse e dalle implicazioni importanti, cui guarda con serietà e con profondo dilemma attraverso la sua montatura austera