Torino: al mercato di Porta Palazzo sequestrati oltre 500 occhiali

Come riportato dai giornali locali, le montature erano prive del marchio CE. Non si tratta dell’unico problema della provincia: la territoriale di Federottica segnala anche quello, molto grave, dei furti presso i centri ottici, che si intensificano proprio durante la stagione estiva

Post Covid: nel distretto bellunese ripresa a metà, tranne per Luxottica

Sarà un autunno rovente per il cuore dell’occhialeria italiana: ad anticiparlo, un recente servizio del Tg3 Regione, con interviste a istituzioni e a rappresentanti sindacali e imprenditoriali locali. A ribadirlo a b2eyes TODAY Denise Casanova, segretario generale di Filctem Cgil Belluno, segnalando come unica voce fuori dal coro il gruppo di Agordo

Vea Store, il Covid non ferma il progetto: aperti 18 shop-in-shop

Si aggiungono allo store lanciato poco più di un anno fa a Torino: prosegue dunque l’iniziativa che vede coinvolte Thema Optical e Coi-GreenVision e che ha in questi mesi ampliato la fruibilità della app dell’assistente virtuale

Bux, il negozio come una casa

Lo storico centro ottico della famiglia pugliese è stato completamente rinnovato nei mesi scorsi, con particolare attenzione ai materiali che danno pregio alle montature, ma anche a una passione come la musica, presente con vari oggetti nelle diverse sale di vendita che si trasformano così in vere e proprie stanze (nella foto, l'interno)

Anfao e Mido: un progetto per ripartire insieme alle imprese

L’associazione che detiene la più grande fiera internazionale dell’ottica ha realizzato un questionario, su un campione di cento aziende italiane e altrettante estere, di cui quasi il 70% europee, il 15% asiatiche e il restante 15% ripartito tra americane e mediorientali: come è stato affrontato il periodo di emergenza, in che modo si sta guardando al futuro e con quali progetti e idee si sta ripartendo sono le tematiche analizzate

Look-made in Italia: la responsabilità di una scelta consapevole per la ripartenza

Partendo dal nostro paese, dove hanno origine tutti gli occhiali dei suoi brand, passando per l'Asia, il Brasile e diversi paesi europei sino ad arrivare al Nord America, una carrellata di volti di clienti, consulenti e collaboratori, che condividono con l'azienda il messaggio "oggi, più che mai io scelgo e vivo responsabilmente": si esprime così il concetto che ogni individuo, anche tramite l'acquisto di un singolo prodotto, ha un peso nell'equilibrio dell'economia globale.

Enrico Pirotta: se n’è andato un infaticabile costruttore della professione optometrica

Docente del Leonardo da Vinci di Bergamo, molto attivo nella territoriale orobica di Federottica e tra i primi promotori del progetto Bimbovisione, è mancato oggi all’età di 65 anni: un professionista completo, di spessore e una persona con un elevato indice di umanità, così lo ricorda il collega Silvio Maffioletti, che con lui ha condiviso anche una lunga e solida amicizia, ripercorrendone il percorso formativo e lavorativo

Omisan: con Ecco si apre anche alle lenti a contatto

L’azienda di Guidonia, una ventina di chilometri a nord est di Roma, specializzata nella produzione di gocce oculari e soluzioni per la contattologia di fascia alta, ha siglato un accordo di esclusiva sul mercato italiano e nei paesi del Sud Europa con la società tedesca MPG&E per la sua linea best seller di lac e prodotti per la manutenzione, che partirà dalla seconda metà del 2020

Addio a Enrico Reverchon: quel legame con i monti e con Mike Bongiorno

L’imprenditore piemontese (nella foto) è scomparso il 26 giugno: insieme al fratello Paolo ha dato vita all’omonima insegna che oggi conta 23 centri ottici tra Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta e che nel 2018 aveva festeggiato il quarantesimo anniversario. Fra i clienti, lo storico conduttore con il quale il professionista aveva stretto un’importante amicizia, condividendo la passione per la montagna

Firenze, effetto Covid: Ottica Guidoreni vende il negozio di Por Santa Maria

Una crisi, quella dell’insegna familiare, che è iniziata nel 2019, ma comunque gestibile: ora, con il lockdown e in assenza di liquidità, gli affari sono precipitati a un punto di non ritorno. Da qui la drastica decisione di chiudere un tassello dell’attività, quella nel cuore storico della città, a due passi da piazza della Signoria, per far fronte al pagamento di affitti e salari: al suo posto nascerà una gelateria. Senza aiuti da parte del Comune e dello Stato è però a rischio tutta la mini catena

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