Primo trimestre 2021: Pil e occupazione ancora in calo

Nei primi tre mesi dell’anno l’Istat stima che il prodotto interno lordo sia diminuito dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2020 e dell’1,4% in termini tendenziali. Per quanto riguarda la rilevazione della forza lavoro, il livello registrato fra gennaio e marzo è inferiore dell’1,1% su base congiunturale, ma in un anno si sono persi quasi 900 mila posti

Nel primo trimestre del 2021 l’economia italiana ha subìto una nuova contrazione, di entità più contenuta rispetto a quella registrata nel quarto trimestre del 2020. Il risultato risente, in particolare per il settore terziario, degli effetti economici delle misure adottate a contrasto dell’emergenza sanitaria. Si riduce l’intensità del calo tendenziale del Pil, che passa dal 6,6% del trimestre precedente all’1,4%. A sua volta la variazione congiunturale è «la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sia in quello dell’industria, mentre i servizi nel loro complesso hanno registrato una diminuzione - spiega un comunicato dell’Istat - Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta».

Sul fronte della rilevazione della forza lavoro prosegue anche a marzo la lieve crescita dell’occupazione registrata a febbraio. «Ciononostante, rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di 2 punti percentuali - prosegue la nota - Nello stesso periodo, l’occupazione è diminuita per tutti i gruppi di popolazione, ma il calo risulta più marcato tra i dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (-6,5% tra gli under 35). Sempre rispetto a febbraio 2020, nonostante il numero di disoccupati risulti stabile, il tasso di disoccupazione aumenta di 0,4 punti e il numero di inattivi è ancora superiore di oltre 650 mila unità, con il tasso di inattività più alto di 2 punti».
Nel primo trimestre 2021 il livello dell’occupazione è inferiore dell’1,1% a quello del trimestre precedente, con una diminuzione di 254 mila unità: aumentano sia le persone in cerca di lavoro (+2,4%, pari a +59 mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1%, pari a +134 mila unità). «Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021, ne hanno determinato un crollo tendenziale (-2,5% pari a -565 mila unità) - spiega ancora il comunicato - La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-353 mila) e autonomi (-212 mila) e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 1,1 punti percentuali» (immagine tratta da Freepik).
(red.)

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