Il manager, che vanta una lunga esperienza nell’area commerciale tra eyewear e sport, è subentrato a Lorenzo Boetti, alla guida del gruppo regionale per otto anni
Nato a Torino 49 anni fa, Alessandro Belli (nella foto) è il nuovo amministratore delegato di Ottica Amica, realtà della distribuzione organizzata con più di quarant’anni di attività alle spalle e circa 130 centri ottici associati, in larga parte in Piemonte, oltre che in Lombardia e Liguria.
Belli vanta una lunga carriera nell’area vendite, che lo ha portato nel 2007 a occuparsi della zona piemontese per Silhouette Italia. Agli esordi dell’attività collabora con un importante studio di rappresentanza nella moda. Nel 2000 fa il suo ingresso come area manager nord ovest per Dainese, nel momento in cui l’azienda punta su una brand extension: non solo il core business di caschi, abbigliamento e accessori da moto, ma anche caschi e guanti per sci e mountain bike. Dopo l’esperienza in Silhouette, che Belli definisce a b2eyes TODAY «positiva e molto utile per conoscere un settore interessante come l’ottica», nel 2011 ritorna nel mondo dello sportswear con Reebok, Salomon e infine, dal 2016, con Asics: qui diventa key account manager, seguendo quindi i gruppi e i clienti nazionali, svolgendo analisi del business e affiancando agenzie di distribuzione. «Di fatto è stata la mia prima esperienza di gestione di risorse umane, che ha favorito il contatto l’estate scorsa con Ottica Amica - spiega Belli - Il gruppo doveva sostituire Boetti nel ruolo di amministratore delegato, che aveva fatto un ottimo lavoro soprattutto in termini di riorganizzazione: durante il periodo in Silhouette avevo intrattenuto buoni rapporti con Diego Spegis dell’Ottica Petrini di Orbassano, presidente del gruppo, e con altri ottici affiliati».
L’obiettivo comune è dare ora «un’impronta più marcata alla parte commerciale in Ottica Amica, consolidando ulteriormente il legame tra punti vendita aderenti e territorio, che è stato uno degli elementi chiave in questi quattro decenni di attività», conclude Belli.
A.M.
