Unione Italiana Ciechi: con “Leggi per me” regala l’emozione di un libro

L’iniziativa di inclusione e promozione della lettura, che si è chiusa a metà giugno, fa dialogare normodotati, ipovedenti e non vedenti: è basata sull’utilizzo della voce altrui per consentire alle persone con problemi di vista di ascoltare qualsiasi tipo di opera letteraria

«L’idea, che è stata lanciata in occasione del centenario dell’Ente, nasce alla luce del peggioramento delle condizioni di vita delle persone con problemi di vista durante l’emergenza da Covid-19, affinché quest’ultimo non contribuisca a isolarli ulteriormente», commenta in una nota il presidente dell’Unione, Mario Barbuto.

Testi in prosa, poesia, fiabe, racconti o semplici estratti da libri, con un audio di massimo 10 minuti, sono le proposte della campagna. Le letture, che andranno a implementare la già ampia biblioteca, sono state caricate sul sito dell’Unione e ascoltate da circa un milione e mezzo di italiani che hanno problemi di vista. La campagna nazionale, oltre a quello dei comuni cittadini, ha incontrato da subito il favore di scrittori come Dacia Maraini, Susanna Tamaro e Gianrico Carofiglio, che vi ha partecipato leggendo L’aria del tempo, tratto da un discorso d’inaugurazione di una mostra d’arte. 

Le scelte dei lettori spaziano tra i classici della letteratura antica, moderna e contemporanea come La volpe e il leone e La Lepre e la tartaruga di Esopo, L’addio ai monti tratto da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni o Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde e La Cavalleria Rusticana di Giovanni Verga e includono anche versioni inedite di testi musicali tra cui Era di Maggio di Salvatore Di Giacomo, che è stata proposta sia nella sua versione originale in lingua napoletana sia nella traduzione italiana di Pier Paolo Pasolini.

«Registrare un audio-brano significa condividere con chi ascolta il momento della lettura intesa in termini sociali, ossia come strumento per dare a chi non vede la possibilità di “vivere” il piacere della lettura, soprattutto dopo il periodo di totale isolamento conseguente alla pandemia», conclude la nota.

(red.)

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