Safilo, nel primo trimestre si salvano solo digitale e housebrand

Dopo due mesi con una crescita intorno al 5%, marzo ha fatto segnare fortemente il passo anche al gruppo di Padova, che ha chiuso il primo quarter 2020 con oltre 221 milioni di euro di fatturato, pari al -10,6% rispetto allo stesso periodo del 2019 (-11,5% a cambi costanti), e con un significativo calo della redditività (nella tabella)

 

Uniche note liete le vendite online, che nei primi tre mesi del 2020 sono cresciute di quasi il 25% a cambi costanti, portando così la propria incidenza dal 4% di un anno fa al 6% delle vendite nette di Safilo al marzo scorso, e i principali marchi di proprietà, Carrera, Polaroid e Smith: dopo gennaio e febbraio con una crescita a doppia cifra, i tre housebrand hanno infatti chiuso il trimestre con una riduzione del fatturato contenuta al 3,4% a cambi costanti, mentre Smith ha addirittura registrato un leggero incremento.

«Questo primo trimestre 2020 è stato caratterizzato da un inizio solido e molto promettente, particolarmente positivo per il nostro portafoglio di marchi di proprietà, che abbiamo arricchito all'inizio di febbraio con l'acquisizione di Privé Revaux. L'improvviso e pesante arresto della domanda a partire da marzo ha colpito l’andamento complessivo delle nostre vendite e, in modo più significativo, la nostra redditività, poiché il calo della top line si è accompagnato a temporanei arresti delle attività produttive e inefficienze della supply chain in Cina, con effetti negativi sul margine lordo industriale e sulla leva operativa». Così Angelo Trocchia, amministratore delegato di Safilo Group, commenta in una nota i principali indicatori di performance economico-finanziaria, approvati dal Cda mercoledì scorso. Trocchia ricorda, inoltre, che da gennaio a marzo «le nostre esigenze di cassa sono rimaste sotto stretto controllo e la nostra posizione finanziaria netta, esclusa l'acquisizione di Privé Revaux, è risultata sostanzialmente in linea con la posizione registrata a fine dicembre 2019. Oggi stiamo utilizzando attivamente le nostre linee di credito al fine di massimizzare la flessibilità e reattività nella gestione della liquidità e valutiamo altrettanto attivamente attuali e future opportunità di finanziamento, inclusa la possibilità per il gruppo di accedere ai finanziamenti previsti dal cosiddetto Decreto liquidità».

Questa straordinaria fase legata all’epidemia da coronavirus ha spinto l’azienda di eyewear ad accelerare sulla trasformazione digitale, in particolare «sulla messa a punto della nuova piattaforma Business to Business per i clienti wholesale, su nuovi programmi e iniziative per incentivare il traffico nei punti vendita alla riapertura, su campagne di comunicazione digitale che ripartiranno con investimenti graduali insieme alle riaperture dei mercati e naturalmente sull’e-commerce, in particolare di Smith e dei nuovi brand acquisiti», sottolinea Trocchia.

A sua volta la performance operativa del gruppo «è stata impattata negativamente dalle complessive inefficienze della supply chain causate da temporanee interruzioni produttive e nelle attività di sourcing in Cina e da maggiori accantonamenti per obsolescenza», spiega il comunicato, che traccia anche una proiezione almeno a breve termine, non potendo il management di Safilo al momento fare una previsione sull’intero anno, per via dell’incertezza legata all’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripresa dell’economia mondiale. «Nel mese di aprile l’andamento delle vendite ha registrato un'ulteriore, significativa decelerazione rispetto a marzo, dovuta alla chiusura pressoché totale dei vari canali di vendita in cui il gruppo distribuisce i propri prodotti, con il business online che ha rappresentato l'eccezione – precisa la nota - In Cina, dove l'emergenza coronavirus sembra in via di normalizzazione, ad aprile Safilo ha registrato un andamento più positivo del business, evidenziando un significativo miglioramento rispetto alla velocità di uscita del mese di marzo. Nonostante la possibilità che tali dinamiche positive si possano presto ritrovare nei principali mercati in cui il gruppo opera a seguito del potenziale allentamento dei lockdown e delle restrizioni ora previsto da diversi governi, Safilo si aspetta che tale riavvio delle attività tra maggio e giugno sarà molto graduale e comunque non omogeneo, prevedendo per il secondo trimestre dell’anno un calo delle vendite nette più marcato rispetto a quanto evidenziatosi nel primo trimestre e un risultato operativo negativo».

(red.)

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