Non solo buone ricadute con le progressive?

Secondo quanto riferito da alcune delle maggiori agenzie di stampa, i ricercatori australiani hanno reclutato più di 600 persone sopra i 65 anni che avevano già avuto cadute in precedenza, tutti abituati a usare le lenti progressive e a uscire di casa almeno tre volte a settimana. A metà dei soggetti sono state date lenti monofocali, mentre gli altri hanno continuato con gli occhiali abituali: il primo gruppo ha avuto l'8% in meno di cadute e incidenti rispetto al secondo, percentuale che sale fino al 40% considerando le persone che uscivano di casa regolarmente. Il suggerimento, quindi, di questi studiosi è indossare lenti monofocali per le attività all’aria aperta e progressive solo per quelle indoor.
«Con le multifocali ci si comporta come per qualsiasi cosa nuova si usi – commenta Luca Guerra, titolare dell’Ottica Gianni di Bolzano – Si può avere qualche problema iniziale di adattamento, che tuttavia non dura oltre un paio di giorni e non è assolutamente più diffuso tra gli anziani: semmai questa tipologia di utenti è più abituata a portarle, perché fa parte della generazione che ha utilizzato i vecchi occhiali con lenti bifocali». L’ottico altoatesino, però, avverte: le progressive devono essere montate da chi sa farlo bene e occorre utilizzare un certo tipo di prodotto. «Lenti multifocali che vengono vendute a un prezzo molto basso potrebbero creare difficoltà nella lettura o nel trovare la posizione giusta, ma non certo alimentare il rischio di cadute o altri incidenti».
A.M.

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