Il nucleo originario del Gruppo Bottega Ottica Colombini ha visto la luce nel 1983, quando Carlo Colombini (nella foto sopra, oggi; sotto, nel 1983) ha aperto i battenti del suo primo centro ottico dopo aver portato a temine gli studi a Vinci, sotto la direzione di Sergio Villani. «Mi sono dedicato per alcuni anni alla crescita del negozio, poi nell'88 ho liberato il mio spirito di imprenditore rimasto affascinato, anche con una certa sorpresa, dal mondo dell'ottica, verso cui mi aveva indirizzato mio padre: orefice, aveva subìto all’epoca alcuni furti e si era categoricamente rifiutato di farmi proseguire la sua attività, spingendomi su questa strada», spiega a b2eyes TODAY il professionista toscano, il quale ha conseguito anche la specializzazione in optometria nel 1985 ed è affiancato oggi dai figli che non ne hanno seguito le orme, ma lavorano insieme a lui: Edoardo, che si occupa del marketing e delle risorse umane, e Nicolò che invece cura la parte online e l’e-commerce del gruppo. Carlo inaugura quindi il secondo punto vendita a Montalcino, in provincia di Siena, e nel ’94 avvia il terzo in un centro commerciale appena aperto poco distante da Chianciano Terme.
Colombini racconta poi di aver attraversato una serie di vicissitudini professionali che lo hanno visto impegnato sul fronte della distribuzione e della produzione, sino a che nel 2000 ha rinnovato il negozio storico e nel 2010 ha ripreso la strada delle aperture. Oggi sono dieci i centri ottici, tutti Essilor Expert, che fanno parte del suo gruppo. Cinque sono a insegna Bottega Ottica Colombini, cui si affiancano Ottica Ricasoli a Grosseto, Ottica Provvedi a Firenze, Centro Ottico Soratte a Forano, in provincia di Rieti, e Occhio al tempo a Chiusi, che hanno mantenuto i loro nomi originari, e infine Officina Ottica di Firenze, nato con un concept diverso nel quartiere di Novoli.
Il primo store con cui ha debuttato la denominazione di Bottega Ottica è stato quello di Genova Voltri nel 2018, seguito l’anno successivo da quello inaugurato a Nepi, in provincia di Viterbo, dopo il quale hanno cambiato nome anche i centri ottici di Arcidosso e Montalcino, per arrivare all’ultimo avviato nel 2020 a Montecatini Terme. «Entro la fine dell'anno ci sarà una prossima apertura con la nostra insegna, di un esercizio già attivo da tanti anni - anticipa Colombini - I centri del gruppo che non hanno ancora la denominazione di Bottega Ottica Colombini ma un nome proprio li abbiamo acquisiti in toto: l'obiettivo è trasformarli nel tempo tutti secondo il nostro layout». Il concetto di bottega è nato dall’amore per Firenze, dove questi luoghi sono stati il crogiolo dell'arte del Rinascimento. «È anche un termine molto comune in Toscana per indicare un'attività artigianale al servizio dell'ambiente che la circonda, attorno alla quale si radunano le comunità: richiama un artigianato importante, di qualità, che ricerca la perfezione e allo stesso tempo la bellezza», aggiunge l’imprenditore.
Dal punto di vista della proposta, i negozi B.O.C. sono allineati tra loro. «A parte Officina Ottica di Firenze, aperta nel 2015, dove abbiamo voluto dare spazio a opportunità di carattere più economico là dove la domanda era di natura diversa, l'offerta è coerente con un profilo medio alto - dice Colombini - Questo non è un elemento legato esclusivamente al prezzo del prodotto: a noi interessa che il valore che il cliente investe sia equilibrato con la prestazione fornita. Concettualmente ho maturato un mio claim: Non vendiamo occhiali ma risolviamo problemi nel campo della vista. È per questo che ci piace essere ricordati, non solo perché le persone escono dal negozio con una bella montatura e ottime lenti, ma anche perché siamo stati in grado di ascoltarle e di comprenderne le esigenze visive fornendo loro la soluzione ottimale». Per tale motivo l’imprenditore investe sull’aggiornamento professionale dei suoi trenta collaboratori, sia attraverso i percorsi messi a disposizione dalle aziende sia con corsi ad hoc, affermando che «chi non si forma si ferma».
Per la ricorrenza dei 40 anni Bottega Ottica Colombini ha organizzato il 23 agosto scorso ad Arcidosso un evento conviviale, cui ha legato un contest sui social intitolato Portalo strano. Il nome era riferito all’occhiale: i cinque scatti postati da utenti con indosso montature stravaganti che hanno ricevuto più like sono stati votati con l’applausometro dai circa 350 partecipanti alla serata e il vincitore ha ricevuto un buono per un weekend in una capitale europea. «Questo appuntamento l’ho voluto non per celebrare me stesso per il risultato ottenuto in quattro decenni di lavoro, ma per ringraziare tutti coloro che sin dal primo momento mi hanno concesso la loro fiducia, consentendomi di arrivare sin qui», conclude Colombini.
N.T.