Santa Lucia a Legnano: in nome di Dante e in barba… al Barbarossa

La serata organizzata martedì scorso da Federottica Milano Acofis ha unito socialità, cultura, professione e persino la benedizione di un appassionato sacerdote

“Mazze e brandi, elmi colorati / e scudi vedremo fatti a pezzi / e abbattuti all’inizio della mischia / e molti vassalli colpirsi a vicenda / per cui vagheranno smarriti / i cavalli dei morti e dei feriti. / Quando sarà nel cuore della mischia / ogni uomo di valore pensi soltanto / a mozzare ora teste ora braccia / chè un morto è assai meglio di un vivo sconfitto”. Bertrand de Born, barone e trovatore d’Aquitania e monaco cistercense dal 1196, ricordato da Dante nel XXVIII canto dell’Inferno tra i seminatori di discordia, scrive oltre quaranta tra testi, poesie e liriche e, in quanto testimone degli anni del Barbarossa, racconta con dovizia di particolari della battaglia occorsa a Legnano nel maggio del 1176 tra le truppe dell’Imperatore Federico I Hohenstaufen e la Lega dei comuni dell’alto Milanese: questo e altri brani della cronaca si leggono nel volume pubblicato da Laterza nel 2018, Le guerre del Barbarossa, scritto da Paolo Grillo, ordinario di Studi Storici all'Università degli Studi di Milano.

Federico I detto il Barbarossa trascorre gran parte della sua vita sui campi di battaglia, soprattutto italiani: fronteggia militarmente le città comunali, da Roma a Milano, per oltre vent’anni sino alla pace definitiva di Costanza nel 1183.

Martedì 13 dicembre a Legnano, nel Maniero della Nobile Contrada di San Magno, la territoriale milanese di Federottica ha organizzato una cena conviviale per celebrare la giovane martire siracusana Lucia, santa patrona della vista: con garbata assonanza il tratto distintivo della serata voleva ricordare la battaglia degli ottici optometristi per valorizzare e difendere la professione presso le istituzioni e il grande pubblico. Amabile e cordiale, il convivio è stato inframmezzato da pagine di storia, ricordi personali, suggerimenti professionali e la benedizione di un gioviale e giovane sacerdote.

Nei primi anni dell’esilio Dante Alighieri inizia un saggio in lingua tusca, il Convivio, con l’intento di dimostrare come sia possibile agevolare lo spontaneo percorso verso la conoscenza tramite l'alternarsi di canzoni apparentemente ludiche e commenti di carattere pedagogico-morale o dottrinale: gli organizzatori della serata hanno saputo fare tesoro del suggerimento del Poeta, garantendo così una festa socievole e familiare (nella foto, da sinistra: Michela Salerno, presidente di Federottica Milano Acofis, e Gabriella Pagani, presidente di Federottica Lombardia, all'evento di Legnano).

Sergio Cappa

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