«Glacier Expression (nella foto, l’immagine di campagna) è il risultato finale di un’ampia ricerca e di una fase di sviluppo che ha permesso di alzare il livello qualitativo dell’offerta Shamir, utilizzando un numero maggiore di strati di evaporazione e migliorando la durata nel tempo - spiega un comunicato della società israeliana - Ciò consente di regolare in modo specifico le lunghezze d’onda della luce cui l’occhio umano è più sensibile e di ottenere un superiore controllo sulla riflettanza che, di conseguenza, garantisce riflessi ridotti al minimo e occhi più brillanti per chi ci guarda. Glacier Expression, avendo più strati antiriflettenti, non solo ottimizza le prestazioni ottiche, ma offre anche un’estetica migliorata su tutto il volto. Include inoltre un’extra protezione UV che impedisce la formazione di raggi nocivi riflessi negli occhi dalla superficie posteriore della lente. Infine, riduce il rumore visivo di fondo e aumenta l’SNR, Signal to Noise Ratio, un indicatore importante di quanto si possa vedere rispetto al rumore visivo che ci circonda: un suo aumento può aiutare a ridurre l’affaticamento degli occhi e a fornire un’esperienza visiva più confortevole durante tutta la giornata».
A supporto dell’efficacia e delle performance del nuovo trattamento, Shamir ha invitato oltre un migliaio di professionisti della visione a provare personalmente Glacier Expression. «Senza fornire dettagli sulle sue proprietà, ha chiesto loro unicamente di confrontarlo con gli altri antiriflesso che stavano utilizzando - aggiunge il comunicato - Tutti, senza eccezioni, hanno scelto Glacier Expression come il trattamento preferito. Il livello di soddisfazione generale ha toccato quota 96%: ciò è dovuto a un’estetica migliorata, a una riduzione fino al 70% dei riflessi della luce cui gli occhi sono più sensibili, a una chiarezza visiva senza compromessi, con un miglioramento del 25% nella visione dei dettagli e nella sensibilità al contrasto, e a un incremento significativo dei tempi di reazione agli stimoli esterni, registrato da circa il 50% dei portatori di occhiali».
(red.)
