Definiti contenuti e panel di relatori dell'evento che, come di consueto, chiude il Congresso interdisciplinare della scuola, la cui ventiduesima edizione è in programma domenica 14 e lunedì 15 aprile nel nuovo Auditorium Savoia Regency di Bologna
La tavola rotonda del Congresso Zaccagnini, giunta a sua volta alla ventesima edizione, rappresenta «una tradizione che ha un suo specifico: non essere una duplicazione dello svolgimento del Congresso stesso, che istituzionalmente verte su temi scientifici e professionali connessi all’occhio e alla visione – si legge in un comunicato degli organizzatori - La tavola rotonda è sempre stata centrata, invece, sui contesti economici e sociali entro i quali le attività oggetto del Congresso si svolgono. L’integrazione fra le due aree concettuali è anche uno degli elementi caratteristici del Congresso, che in questo modo ha potuto sintonizzarsi su quanto contestualmente accadeva al di fuori dell’ottica e dare un senso più ampio ai contributi specifici che le relazioni esponevano nel dibattito congressuale».
Le due giornate dell’evento bolognese si svilupperanno lungo il filo rosso del tema: “L’ametrope futuro: il profilo della visione che verrà”. «La visione degli ametropi delle nuove generazioni seguirà il suo naturale evolversi condizionata da fenomeni sociali e ambientali che imporranno un sollecito adeguamento delle tecniche di refrazione e di correzione, il cui focus è puntato sulle generazioni che si sono inserite nel mondo della scuola e del lavoro, in coincidenza con la grande recessione degli anni 2007-2016, e hanno adeguato il loro stile di vita e i loro comportamenti alle tante difficoltà che hanno dovuto affrontare - prosegue il comunicato - A misura che queste generazioni, identificate come Millennials e Centennials, cittadini e consumatori, si inseriscono nella società e nell’economia, si modificano tutti i parametri sui quali il “vecchio” mondo si reggeva e, in qualche modo, funzionava».
Introdotta da Danilo Fatelli, titolare di Consulter, e condotta da Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini, la tavola rotonda porrà la domanda, che ne è anche il tema: quali conseguenze scaturiranno dalla digitalizzazione, economics disruption, evoluzione comportamentale delle generazioni digitali connesse e filiera ottico-oftalmica? E, soprattutto, come le imprese percepiscono il problema e intendono adeguarvisi. Lo farà a un qualificato panel di personalità delle imprese della filiera e delle istituzioni dell’ottica: Andrea Afragoli (presidente di Federottica), Fabrizio Brogi (presidente di Nau!), Andrea Cappellini (responsabile della formazione di Vision Group), Paolo Pettazzoni (presidente del gruppo lenti oftalmiche Anfao) e Stefano Romandini (presidente di Assottica). «Come spesso è accaduto in passato, queste tavole rotonde hanno rappresentato riferimenti significativi del percorso che il settore deve affrontare nell’ambito delle continue trasformazioni degli scenari e delle sfide che propongono», conclude la nota (nella foto, un momento della tavola rotonda all’edizione 2018 del Congresso).
(red.)