Vent’anni senza Leoni, appassionato dell’ottica e maestro di strumenti

Docente dell’Istituto tecnico Galileo Galilei di Milano dal 1963 e per oltre dieci anni dell’Istituto di Scienze Optometriche Giuseppe Ricco, ci lasciava il 20 luglio del 1998, colpito da una grave malattia

Umberto Leoni (nella foto) è stato una figura significativa del settore, uno di quei docenti che ha lasciato un segno perché ha sempre creduto nell’ottica come materia base per costruire poi validi professionisti nell’optometria. Voglio ricordarlo come studioso e insegnante che ha molto contribuito alla formazione degli ottici in tutti gli anni della sua carriera.
Serio, preparato e soprattutto appassionato, era sempre disponibile nel cercare spiegazioni alle domande che dagli studenti e spesso dai suoi stessi colleghi gli venivano poste. Aveva una rara capacità di cogliere e inquadrare i problemi, era il classico studioso, in grado di soffermarsi su un argomento per ore fino alla sua soluzione: il suo grande amore era l’ottica in sé e per sé.
Profondo conoscitore degli strumenti ottici, ha appassionato gli alunni negli anni del suo insegnamento, facendo loro scoprire i molti segreti di tutti quegli apparecchi che avrebbero poi utilizzato nella pratica lavorativa. Una grande dedizione emergeva dalle sue lezioni: in molti si rendevano conto che un ottico optometrista competente doveva conoscere anche il funzionamento dei dispositivi che usava quotidianamente. Solo in questo modo, infatti, gli studenti potevano comprendere pregi e limiti della strumentazione stessa. Oggi pochi professionisti conoscono davvero bene i macchinari che utilizzano, anche perché sono sempre meno gli esperti in questo campo di insegnamento.
A tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato, avendolo avuto come valido docente, resta il ricordo di una persona che ha dato molto alla nostra professione.
Gianmario Reverdy

 

Professione