Safilo, spazio agli occhiali protettivi

Da lunedì scorso il gruppo di eyewear ha riconvertito parte della propria produzione in questo segmento. I primi lotti sono destinati a donazioni per strutture sanitarie, ma non si esclude di guardare anche al canale industriale e retail, alla luce della crescente domanda

Sono prodotti secondo le norme EN 166 i dispositivi di protezione individuale che usciranno dagli stabilimenti di Safilo Group di Santa Maria di Sala e di Bergamo, l’ex Lenti, rilevato qualche anno fa dalla società padovana. Entro questa settimana verrà consegnato il primo lotto sul totale di 10 mila pezzi, equamente ripartiti tra occhiali e visiere, che verranno destinati all’ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo e successivamente anche alle strutture sanitarie di Milano, Roma, Seriate, Padova, Latina e Brescia. Dall’azienda fanno inoltre sapere a b2eyes TODAY che, vista l’importante eco avuta dall’iniziativa in questi primi giorni di attività, sono già diverse le imprese manifatturiere che hanno fatto richiesta di tali dispositivi di protezione. E che anche gli ottici italiani hanno mostrato grande interesse, per un utilizzo interno o come eventuale prodotto da commercializzare.

L’iniziativa di Safilo, tuttavia, nasce con finalità puramente benefiche e su scala internazionale, sotto l’egida del progetto #united4eyecare. Oltre, infatti, alle donazioni agli ospedali italiani, tutte marchiate Carrera, l’azienda si è attivata anche in Spagna e negli Usa, con altri brand di sua proprietà. Nella penisola iberica Polaroid è scesa in campo al fianco di 19 strutture sanitarie locali, tra Madrid, Barcellona, Toledo e Valencia, con una donazione di 5 mila maschere di protezione medica per gli operatori impegnati a fronteggiare il coronavirus. Negli Usa, invece, Smith ha aderito a Goggles for Docs, un movimento nato in risposta alla carenza di presidi e dispositivi di protezione individuale nella gestione dell’emergenza da Covid-19: fornirà occhiali di protezione agli operatori sanitari con prodotti nuovi e usati per i bisogni immediati dei singoli ospedali e chiamerà a raccolta anche la propria community, con azioni di volontariato e donazioni a livello individuale. Infine Blenders Eyewear, ora controllata dal gruppo padovano, ha convertito parte della produzione per realizzare occhiali di protezione (nella foto) da destinare agli operatori sanitari: 10 mila di questi, che sono dispositivi medici approvati dalla Food and Drug Administration, li ha già donati agli ospedali di San Diego e Los Angeles e sta collaborando con Direct Relief, un’organizzazione internazionale di aiuto umanitario, per fornire altri 20 mila pezzi alle zone più in difficoltà degli Stati Uniti. Inoltre, per tutto il mese di aprile, il 5 per cento delle vendite online di Blenders Eyewear sarà devoluto alla stessa Direct Relief.

(red.)

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