Progetto Elisa, la prevenzione dell’ambliopia… in più lingue

Il 4 maggio si sono svolti a Lomazzo e Rovellasca, nel Comasco, 120 screening sull’occhio pigro, cui sono stati invitati oltre 200 bambini attraverso lettere tradotte anche in arabo e in inglese

«Il Progetto Elisa a Lomazzo e Rovellasca è stato eseguito in collaborazione con il Rotary di Lomazzo e dei Laghi - spiega a b2eyes TODAY Roberto Magni (nella foto), l’oftalmologo che ne è l’ideatore – Il service è ora inserito con il suo vero nome sia nella progettualità del Rotary Club Como, presieduto da Alberto Polli, sia del gruppo di Lavoro Insubrico del Rotary, guidato da Camillo Capararo».
Il progetto rende possibile individuare il rischio di occhio pigro con grande anticipo rispetto a quanto avviene abitualmente, tramite un semplice esame eseguito con il telerefrattometro da oculisti e ortottisti, sottoponendo a screening visivo i bimbi molto piccoli, già dai 10 fino ai 22 mesi. Sono così state inviate 220 lettere alle famiglie dei nati fra il gennaio 2017 e il giugno 2018. «Una novità bellissima che i comuni di Rovellasca e Lomazzo hanno realizzato è che la lettera è stata inviata, oltre che in italiano, anche in inglese e arabo, per permettere alle minoranze linguistiche presenti di capire bene questo progetto che rappresenta il vero bene del bambino - aggiunge Magni – Per quella che è la mia esperienza, risulta importante porsi al fianco delle persone più fragili, sia dando loro un supporto nel comprendere sia, dove possibile, anche economico, perché ciò che facciamo non vada disperso».
In totale, all’esame si sono sottoposti 120 bimbi, cui è stato assegnato un codice di diverso colore, che individua il differente livello di rischio di occhio pigro: rosso se è grave, giallo se è medio, verde se non ci sono problemi. Grazie agli screening sono stati individuati 92 codici verdi, 19 gialli e 9 rossi.
N.T.

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