Il profilo dell’ottico in Italia è definito da quasi un secolo: è ora di rinnovarlo. Sarà questo il punto di partenza del confronto in programma nella prima giornata di Mido, che verrà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma di questa testata, all'interno del programma di b2eyes TG. «Dal punto di vista formativo, invece, il rinnovamento c’è stato: basti pensare al recente decreto 92/2018, grazie al quale sono arrivate definizioni di competenze che vanno enormemente al di là di quello che il decreto del 1928 prevede - ricorda al nostro quotidiano Andrea Afragoli, presidente di Federottica - Da almeno cinquant’anni, inoltre, molti ottici hanno deciso di approfondire le conoscenze in optometria, sulla scia dell’esperienza dei colleghi anglosassoni e nordamericani: prima attraverso corsi di optometria riconosciuti e accreditati dalle singole Regioni, via via sempre più strutturati, fino ad arrivare, ormai quasi un quarto di secolo di fa, alla nascita del corso di laurea in Ottica e Optometria, all’Università Bicocca di Milano, il primo di una lunga serie, tanto che oggi sono nove gli atenei nazionali con questo percorso accademico».
Il presidente di Federottica illustrerà, quindi, a Marta Schifone (nella foto, tratta dal sito della Camera dei deputati) l’offerta formativa completa per il settore, che prevede anche i corsi biennali di abilitazione alla professione e il quinquennio secondario superiore, con il supporto di Alessandro Borghesi, professore emerito di Fisica presso l’Università di Milano Bicocca, tra i promotori del corso di laurea in Ottica e Optometria, e di Andrea Cappellini, amministratore delegato della Scuola Internazionale di Ottica e Optometria di Firenze.
A.M.