«I punti di forza del nostro progetto occhiale solidale sono la metodicità e la totale collaborazione tra classe medica e area ottico optometrica». Così Renzo Colombo, presidente di Federottica Ascom Padova, inquadra a b2eyes TODAY l’attività, giunta al nono anno di vita e interrottasi soltanto durante i lockdown imposti dalla pandemia: vede coinvolti anche il Comune euganeo e la Croce Rossa locale, la quale mette a disposizione gli spazi per la visita oculistica e l’esame refrattivo.
«Anche nel 2023 viene confermata la formula degli anni precedenti - spiega ancora Colombo - C’è la presenza fissa dell’oftalmologo che visita la persona inviataci dall’amministrazione municipale: se non riscontra sintomi o rischi tali da richiedere un approfondimento in ospedale, si procede con la refrazione e, se necessario, con l’approntamento dell’occhiale da vista, grazie al supporto di Thema Optical e di Optilens rispettivamente per montature e lenti. Risultano presenti anche un ortottista e, da quest’anno, a turno un paio di studenti del corso di laurea in Ottica e Optometria all’Università di Padova, che così hanno la possibilità di cominciare a fare pratica sul campo».
L’occhiale solidale 2023 è partito il 31 gennaio e sarà operativo a cadenza mensile sino a dicembre, con l’eccezione di agosto. «Gli ultimi martedì di ogni mese vengono dedicati alla parte medica e professionale, con la consegna della soluzione visiva il secondo martedì del mese successivo: l’obiettivo è equipaggiare ogni volta tra le 12 e le 14 persone, a volte anche con due occhiali a testa», ricorda Colombo (nella foto, tratta dalla pagina Facebook di Ascom Confcommercio Padova, da sinistra: l’oftalmologa Clorinda Crudeli, Lucia Mussolin, responsabile ambulatorio Croce Rossa, Renzo Colombo, Giampietro Rupolo, presidente Croce Rossa Padova, Margherita Colonnello, assessore Servizi sociali Comune di Padova, e Daniela Smania, sales manager Optilens, alla conferenza stampa di presentazione).
A.M.
