La seconda delle due tavole rotonde di “Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie” si è rivelata particolarmente animata (nella foto, una parte dei relatori), perché sono stati toccati alcuni degli aspetti nevralgici del rapporto tra oculisti e ottici optometristi. Dal dibattito è emersa la proposta di dare vita a un tavolo comune, per una discussione che auspicabilmente porti a un documento congiunto con la precisazione dei ruoli e delle attività, alla luce delle nuove esigenze dell’utente finale, dell’evoluzione professionale di entrambe le categorie e, appunto, delle innovazioni tecnologiche in atto, che era poi il punto di partenza dell’evento organizzato a Mido il 4 febbraio scorso.
Al di là degli elementi che ancora dividono il mondo ottico optometrico e quello oftalmologico, è infatti emersa la necessità di un rinnovato dialogo e l’importanza di un maggiore scambio di informazioni tra queste due realtà, nell’assoluto rispetto dei ruoli, ma sempre a beneficio del paziente-cliente.
Una decina di giorni dopo il convegno si è riunito il tavolo interassociativo, che comprende Adoo, Ailac, Aioc, Aloeo, Federottica e Sopti. Tra i vari argomenti trattati, la riunione ha compiuto «un’attenta analisi e valutazione dei contenuti emersi durante la tavola rotonda organizzata da Mido e da Fabiano Gruppo Editoriale nell’auditorium di Fieramilano Rho - si legge in un comunicato di Tiopto - All’unanimità tutte le associazioni aderenti accettano l’invito lanciato dai rappresentanti della classe medica di partecipare al tavolo di lavoro proposto attraverso una sola voce, quella di Tiopto».
(red.)