Occhialeria: alcune aziende chiudono nonostante il decreto

Le misure emanate il 22 marzo con il “Chiudi Italia”, efficaci sino al 3 aprile, ampliano il perimetro delle limitazioni alle attività produttive: quelle di eyewear e oftalmica sono consentite, ma la tendenza è di sospendere la produzione negli stabilimenti

Tra l’ottantina di attività non sospese dall’ultimo decreto, vanno considerate anche le aziende manifatturiere dell’occhialeria, che, come chiarisce Anfao in una nota ai propri associati, rientrano infatti nel codice Ateco 32.50. «Ci preme, tuttavia, far riferimento al senso di responsabilità di ciascun imprenditore riprendendo il fine ultimo del decreto stesso che è appunto quello di contenere al massimo le attività industriali e commerciali - ricorda la comunicazione dell’associazione delle imprese italiane di occhialeria e lenti oftalmiche - Il Dpcm precisa, inoltre, come le imprese le cui attività non sono sospese debbano rispettare i contenuti del Protocollo contenente le misure anticontagio sottoscritto il 14 marzo scorso fra il governo e le parti sociali».

Nel distretto del Cadore la maggior parte delle aziende ha deciso di sospendere l’attività produttiva. Fa eccezione, tra i big player, Safilo, che tuttavia ieri si è dovuta confrontare con uno sciopero dei lavoratori dei propri stabilimenti. Ancora prima della ratifica del decreto ha deciso di chiudere Luxottica, che già sabato 21 marzo aveva annunciato con un comunicato la sospensione di tutte le attività italiane del gruppo fino a nuova comunicazione. La decisione, resa nota alle organizzazioni sindacali, interessa gli stabilimenti di Agordo, Sedico e Cencenighe (Belluno), Rovereto (Trento), Pederobba (Treviso), Lauriano (Torino), Silvi Marina (Teramo) e Città Sant'Angelo (Pescara). Secondo quanto riferisce il comunicato, riportato da diversi media nazionali, Luxottica sta verificando la possibilità di proseguire alcune attività essenziali come la logistica e il laboratorio lenti di Sedico, in conformità con le disposizioni governative. Garantirà inoltre continuità alle funzioni centrali critiche per la gestione del gruppo e il coordinamento delle attività a livello globale. 

(red.)

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