Nuovo Dpcm: stop a congressi e fiere, distanziamento confermato nei negozi

In vigore da ieri, sarà attivo sino al 24 novembre: ai fini del contenimento della pandemia le misure sono ancora più stringenti per quanto riguarda gli eventi fisici, mentre nulla cambia per le attività retail

Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, a eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza, mentre tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico. Sono, inoltre, vietate tutte le fiere anche quelle a livello nazionale e internazionale che erano state salvate nel Dpcm della settimana precedente. Le riunioni della Pubblica amministrazione si tengono tutte a distanza con la raccomandazione di utilizzare la stessa modalità anche per i meeting privati.

Per quanto riguarda le manifestazioni fieristiche Luigi Di Maio, dopo la firma del nuovo Dpcm con le misure restrittive anti Covid ha affermato, come ripreso dai media, che «dopo lo shock serve subito un ristoro per il sistema fieristico e il fondo perduto è la migliore soluzione». Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto che «il governo deve dare risposte immediate al nostro tessuto produttivo e fieristico».

Come per i Dpcm precedenti «le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni - precisa il decreto - È fatto obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti».

(red.)

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