Era il 2019, prima del Covid, quando l’ultima missione chirurgica, organizzata e inviata da Vision + Onlus ad Andasibe, nella regione del Madagascar del nord, aveva operato di cataratta circa 150 persone. «Finalmente, dopo ben tre anni di raccolta fondi, materiali e strumentazione, i nostri volontari, un’équipe (nella foto) formata da chirurghi oftalmologi, medici oculisti, strumentisti e ortottisti, ha potuto portare a termine questa missione», si legge in una nota di Vision + Onlus.
L’iniziativa, giunta al decimo anno dalla partenza della prima, si è svolta presso il centro medico St. Paul di Ampefy, autorizzato dal ministero della Sanità malgascio, fondato e diretto dall'associazione Change Onlus, presieduta dal medico ecografista Paolo Mazza, di cui Vision + Onlus, guidata da Demetrio Spinelli, cura l’ambito oftalmologico e ottico per le missioni.
Quella appena conclusasi è durata in tutto 17 giorni, dei quali 5 di viaggio, 2 di organizzazione materiale, 3 di visite preoperatorie e valutazioni chirurgiche e 8 di sedute operatorie. «Nell’arco di quest’ultimo biennio, periodo in cui non erano possibili missioni sul posto, abbiamo continuato a inviare materiali e strumentazione, anche per alimentare il laboratorio di ottica che Vision + Onlus ha realizzato nel corso degli anni presso il centro medico St. Paul di Ampefy, che predispone e dona oltre 300 occhiali da vista al mese per le persone del luogo in un bacino d’utenza di circa 600 mila persone», aggiunge il comunicato.
L’iniziativa avviene con la collaborazione di Vision Group. «Sono orgoglioso di essere stato anche quest’anno al fianco di Vision + Onlus e di aver supportato l’ambizioso progetto in Madagascar - commenta nella nota Marco Procacciante, ceo di Vision Group - Come gruppo finanziamo da diverso tempo le missioni nel centro medico Saint Paul di Ampefy, donando fondi destinati all'acquisto di kit per le operazioni di cataratta e di chirurgia pediatrica e fornendo montature e lenti oftalmiche per l’approntamento di occhiali da vista. I numerosi e importanti obiettivi già raggiunti, che hanno permesso di salvare la vista e migliorare la vita di centinaia di persone, ci confermano che questa è la strada giusta da perseguire».
(red.)
