L’Officina dell’occhiale: la brand extension passa dal DaTE

Aperto otto anni fa ad Alessandria sotto i portici in corso Roma, dove ancora oggi si trova avendo però traslocato di recente più vicino all’isola pedonale del centro, il negozio di Alessandro Scaglione e Letizia Beltrami (nella foto) ha abbracciato con decisione la scelta di focalizzarsi sull’occhiale di ricerca e con il tempo si è evoluto in un vero e proprio concept store

«È da 25 anni che sono nel mondo dell’ottica, nel tempo mi sono spostato più sul marchio di ricerca perché ho percepito un’abissale differenza di qualità: abbiamo preso dunque questa decisione perché è un prodotto più sofisticato, da cui nasce sempre un motivo di dialogo quando lo si spiega al cliente, che ha caratteristiche diverse, materiali differenti e standard elevatissimi di innovazione – spiega a b2eyes TODAY Scaglione – Lavoriamo molto con un prodotto di ricerca e qualità, perché l’occhiale deve piacere e anche emozionare». Per offrire il meglio ai propri clienti, il professionista piemontese è instancabilmente alla scoperta di novità. «Andiamo ogni anno al DaTE, ma anche alle fiere, non ci fermiamo mai - afferma - Io sono appassionato di tutto ciò che è ricerca, cultura e qualità, non mi muovo solo nell’ambito dell’occhialeria, anche perché produciamo e vendiamo profumatori d’ambiente, abbiamo creato la nostra fragranza, facciamo realizzare braccialetti d’argento con il nostro logo, felpe, t-shirt, presto faremo anche i pigiami: siamo diventati un concept store e non solo un negozio di ottica. Ma non è che gli accessori li compriamo e li rivendiamo, nascono da nostre idee e progetti che concretizziamo in collaborazione con altre realtà».
Veterano della manifestazione fondata da Dante Caretti e Cristina Frasca, alla quale si reca con un obiettivo che coniuga business e ispirazione, alla Leopolda di Firenze Scaglione sarà presente anche il prossimo weekend, in cerca di qualcosa che lo sorprenda. «Spero che mi offra delle opportunità: i designer sono bravi a regalarci emozioni, ogni volta resto stupito da ciò che riescono a realizzare - conclude l’imprenditore ottico piemontese - È un appuntamento cui non posso mancare, ma preferirei che tornasse a Milano, per una location più grande, con una privacy migliore quando si parla con gli espositori e una selezione di brand ancora più stretta e improntata alla ricerca, magari aggiungendo elementi extra settore, sempre di nicchia, che possano fare parte di un concept per chi come me ha scelto questa strada».
N.T.

 

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