Irsoo, la pratica passa anche dalle aziende

Nei due open day in programma a giugno saranno illustrate, tra le altre, le iniziative assunte dall’Istituto di Vinci per integrare la formazione scolastica con attività che portino gli studenti a conoscere sempre meglio il mondo della produzione e soprattutto i prodotti che utilizzeranno nella loro professione

Prosegue il rinnovamento del percorso formativo messo a punto dall’Irsoo e finalizzato a una maggiore integrazione delle attività del corso di ottica con l’esperienza delle aziende operanti nei settori dell’ottica oftalmica, dell’occhialeria, dell’optometria e della contattologia.
 «Questa iniziativa si realizza sia invitando le aziende in Istituto sia portando gli studenti presso le realtà più importanti del territorio italiano – spiega un comunicato di Irsoo -  Anche queste attività, fondamentali per la formazione di un ottico che voglia essere in grado di conoscere i processi produttivi e valutare i prodotti che andrà a trattare nella sua professione, saranno presentate in occasione dei prossimi open day, che si terranno a Vinci il 3 e il 17 giugno».
L’Irsoo ha, infatti, recentemente organizzato per gli studenti del primo anno del corso di ottica un viaggio didattico nel comprensorio dell’ottica e dell’occhialeria italiane: i ragazzi e alcuni docenti hanno così potuto visitare un’azienda produttrice di lenti oftalmiche e una di montature in lastra. «Prima tappa è stata Ital-Lenti, a Puos D’Alpago, in provincia di Belluno (nella foto) - prosegue la nota - Divisi in piccoli gruppi accompagnati ognuno dalla propria guida, i ragazzi hanno potuto osservare da vicino il ciclo produttivo di lenti oftalmiche organiche, iniziando dalla gestione dell’ordine in arrivo dai punti vendita di tutta Italia». Nel pomeriggio trasferimento a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, per la visita all’azienda Erizzo, dove vengono lavorate montature in acetato: anche qui il gruppo di studenti è stato accompagnato nella presentazione di tutte le fasi della lavorazione di una montatura, cominciando dalla lastra di acetato. 
«Esperienze come queste permettono agli studenti di apprezzare appieno il grande lavoro che sta dietro la produzione di un occhiale o di una lente, oggetti con i quali avranno a che fare quotidianamente una volta terminato il corso», conclude il comunicato.
(red.)

 

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