«Primo impianto a essere installato nei laboratori RX europei di Hoya, questo macchinario permette di aumentare notevolmente la produttività del reparto e raggiungere un’efficienza produttiva del 99%: significa che ogni cento lenti prodotte, solo una non è accettabile rispetto agli standard qualitativi», si legge in un comunicato della società oftalmica. Come da requisiti fissati da Industria 4.0, il macchinario è interconnesso alla rete aziendale e al software gestionale di produzione. È dotato di uno speciale control center che verifica in tempo reale, online, i parametri di produzione, l’efficienza, l’usura degli utensili, errori e allarmi, manutenzioni previste.
«Grazie a Industria 4.0 vogliamo consolidare il ruolo di Hoya in Italia come protagonista nell’introduzione di tecnologie evolute, che ci consentono di aumentare la produttività e la qualità degli impianti - spiega nella nota Pietro Ceriani (nella foto), Emea operational leader dell’azienda - Hoya sta evolvendo verso il modello di smart factory, ovvero fabbrica produttiva intelligente e digitalizzata, in cui tutti i processi sono interconnessi e capaci di operare in maniera coordinata, in favore di qualità e servizio migliori. Grazie ai nuovi macchinari riusciamo a fornire una prestazione ancora più veloce rispetto a quelli di precedente generazione, andando a consolidare ulteriormente il livello dei tempi di evasione delle nostre lenti, in particolare quelle gestite con il Servizio Express. Anche la qualità del laser con cui si serigrafano le caratteristiche della lente è notevolmente migliorata: ora è molto preciso e la lettura è più chiara, soprattutto sulle lenti colorate».
(red.)